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==== Chiesa del Termine ====
Questo edificio non più esistente sorgeva nella zona a confine tra Costabissara e Vicenza chiamata anticamente ''Termine''<ref name=balistreri67 />. [[Bissari|Giacomo Bissari]], in un documento del [[4 maggio]] [[1547]] dà ordine ai suoi figli di terminare la chiesetta<ref name=balistreri67 />, testimoniandone la presenza già nel [[XVI secolo]] testimonia la sua costruzione. Tale obbligo fu rimarcato ai discendenti nel 1651<ref name=balistreri69 /> anche da un certo Spinella Bissari, figlio di Girolamo Bissari e discendente di Giacomo<ref name=balistreri69 />. La chiesa non fu mai completata e nemmeno consacrata<ref name=balistreri69 />. Nel [[1919]] venne inglobata in un edificio nella piccola via che si stacca a sud dall'incrocio fra ''Strada Costabissara'' e ''via Fornaci''<ref name=balistreri69 />. Questo edificio fu poi ristrutturato nei primi del [[XIX secolo|2000]] per farne un'abitazione.
==== Chiesa di San Pietro ====
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{{quote|Marmoreum hoc Domicilium Lycaeum pandit, non Sepulchrum, Co. Iacobi Bissari Cineres silentium erudiunt umbrarum. Auream decoravit Iurisprudentiam, quam ab avitis serpentibus didicit melius, ut justius viveret; Moriens se Astree junxit in Coelis Anno Dom, MDCXIC|Lapide sulla tomba del conte Giacomo Bissari presente nella chiesa, latino<ref name=dallaca45 />}}
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{{quote|Questo marmoreo domiclio apre il liceo non il sepolcro; le ceneri del Conte Iacopo Bissaro ammaestrano il silenzio dell'ombre. Fu di ornamento all'aurea Giurisprudenza che meglio imparò dalle fonti avite per vivere più giustamente, morendo si congiunse ad Astrea in Cielo, l'anno 1689|Lapide sulla tomba del conte Giacomo Bissari presente nella chiesa, italiano<ref name=dallaca45 />}}
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{{quote|Ablue cum manibus mantes divine Sacerdos; Quid juvat infecta mente lavare manus?|Ammonizione scolpita sopra il lavabo della sacrestia, latino<ref name=dallaca45 />}}
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{{quote|Lavati colle mani la mente o divin Sacerdote; che giova lavar le mani se la mente rimane infetta?|Ammonizione scolpita sopra il lavabo della sacrestia, latino<ref name=dallaca45 />}}
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La chiesa di San Pietro, non più esistente, era una piccola chiesa sita sul pianoro di San Pietro non molto distante dalla Fattoria Buzzaccarini e, quindi, dalla [[Chiesa longobarda di San Giorgio|Pieve di San Giorgio]], dall'odierno [[Castello Bissari Sforza Colleoni|castello]] e da [[Villa San Carlo]].
Ufficiata agli inizi del [[XVIII secolo|Settecento]], la più antica testimonianza scritta risale [[1288]]<ref>{{cita|Una registrazione del feudo del 4 giugno 1288 dice: ''«Item una petia terre aratoria... in hora Sancti Petri apud stradam, et apud viam communem»''|p. 44|Dallaca}}</ref>. In buone condizioni fino al [[1518]], il [[3 giugno]] [[1530]], durante una visita pastorale, il Vescovo di Vicenza impone la sistemazione<ref name=dallaca44 />. Successive visite pastorali del [[1639]], [[1748]] e [[1768]] riportano una mansioneria di tre messe a settimana , poi aumentate a quattro<ref name=dallaca44 />.
Possedeva tre altari: il Maggiore (comprensivo di una tela di [[Alessandro Maganza]]) dedicato a San Pietro e due laterali entrambi fatti costuire dal Conte Giacomo Bissari. Uno (costruito nel [[1679]]) era dedicato ai Santi [[San Valentino|Valentino]] e [[San Bovo|Bovo]], l'altro (costruito nel [[1682]]) alla [[Vergine del Carmelo]] e ai Santi [[San Francesco|Francesco]] e [[San Gaetano|Gaetano]].<ref name=dallaca45 />
==== Chiesetta di Santa Maria Favrega ====
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