Raphanus raphanistrum sativus: differenze tra le versioni

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==Etimologia==
Il nome generico (''Raphanus'') deriva dalla voce greca ''raphanos'' (e successivamente dal latino ''raphanus'') che a sua volta è collegata alla radice [[Greco antico|greca]] ''raphys'' (= rapa) e al [[Lingua persiana|persiano]] antico ''rafe''; il cui significato approssimativo è “rapida apparizione” alludendo alla rapida germinazione dei [[semi]] di queste piante<ref>{{cita web|url=http://www.calflora.net/botanicalnames/pageR.html |titolo=Botanical names|accesso=13-10- ottobre 2009}}</ref>. Ma la parola ''raphanos'' potrebbe anche avere un collegamento a un'altra [[Greco antico|radice greca]]: ''raphis''; il cui significato è “rafide” o “ago”, alludendo in questo caso alla forma sottile e allungata di alcune [[Radice (botanica)|radici]] di queste piante<ref name="cita|Motta|vol. 3 - pag. 517"/>.
 
Il nome specifico (''sativus'') significa letteralmente “ciò che è seminato”, indica quindi una pianta seminata e coltivata dall'uomo<ref>{{cita web|url=http://www.calflora.net/botanicalnames/pageSA-SH.html |titolo=Botanical names|accesso=15-10- ottobre 2009}}</ref>. Il [[Nomenclatura binomiale|binomio scientifico]] attualmente accettato (''Raphanus sativus'') è stato proposto da [[Carl von Linné]] (Rashult, 23 maggio 1707 –[[Uppsala]], 10 gennaio 1778), biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna [[classificazione scientifica]] degli organismi viventi, nella pubblicazione [[Species Plantarum]] del 1753. In [[lingua tedesca]] questa pianta si chiama ''Garten-Rettich''; in [[Lingua francese|francese]] si chiama ''Radis cultivé''; in [[Lingua inglese|inglese]] si chiama ''garden Radish''.
 
==Morfologia del “tipo” base==
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===Radici===
La [[Radice (botanica)|radice]] è del tipo a [[fittone]] ingrossato con varie forme. Questa [[Radice (botanica)|radice]] ha la caratteristica di accumulare inizialmente al suo interno diverse quantità di sostanze nutritive per poi essere utilizzate durante lo sviluppo successivo del fiore e del [[frutto]]. È questo il motivo per cui la [[Radice (botanica)|radice]] si gonfia così notevolmente. Il colore normalmente è rosso vivo (ma vi sono molte [[Diversità genetica|varietà]] a colori diversi). Nelle [[specie]] selvatiche la [[Radice (botanica)|radice]] tende a regredire in una forma sottile. Mentre invece nelle [[Diversità genetica|varietà]] coltivate la forma è molto varia (rotonda, globosa, semi-lunga, lunga). Dimensioni delle [[Radice (botanica)|radici]]: larghezza 0,5 – 45&nbsp;cm; lunghezza: 1 – 100&nbsp;cm (in [[Cina]] e in [[Giappone]] la varietà ''longipinnatus'' LH Bailey possiede una radice da 50&nbsp;kg di peso e 1 m di lunghezza, con [[Glossario botanico#R|rosette basali]] enormi di circa 2 m di diametro)<ref>{{cita web|url=http://www.efloras.org/florataxon.aspx?flora_id=2&taxon_id=200009662 |titolo=eFloras Database|accesso=14-10- ottobre 2009}}</ref>.
===Fusto===
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I fiori sono [[Glossario botanico#E|ermafroditi]], [[Glossario botanico#A|attinomorfi]] (in realtà sono fiori dissimmetrici – a due piani di simmetria) e [[Glossario botanico#T|tetrameri]] ([[Calice (botanica)|calice]] e [[corolla]] composti da 4 parti). I fiori non sono molto grandi e sono colorati di violetto, rosa-lillacino o bianco-rosato, ma a volte anche giallognolo. Diametro del fiore 15 – 25&nbsp;mm.
*[[Formula fiorale]]:
:::'''* K 2+2, C 4, A 2+4, G 2 (supero)'''<ref name=TBS>{{cita web|url=http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Bras_fam.html | titolo=Tavole di Botanica sistematica | accesso=12-10- ottobre 2009}}</ref>
*[[Fiore delle angiosperme|Calice]]: il [[Calice (botanica)|calice]] è formato da 4 [[sepali]] a volte screziati di violetto, eretti e addossati alla base dei [[petali]]. Lunghezza dei [[sepali]] 7 – 8&nbsp;mm. Larghezza dei [[sepali]]: 1 – 2&nbsp;mm.
*[[Fiore delle angiosperme|Corolla]]: i [[petali]], in posizione alternata ai [[sepali]], sono 4 a forma [[Glossario botanico#O|obovato]]-[[Glossario botanico#O|obcordata]], lievemente biloba; sono inoltre [[Glossario botanico#U|unguicolati]]. La superficie presenta delle vistose nervature a colore più scuro. Dimensione dei [[petali]]: lunghezza 12 – 15&nbsp;mm; larghezza 3 – 8&nbsp;mm.
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==Bibliografia==
*{{cita libro|Giacomo | Nicolini | Enciclopedia Botanica Motta. Volume terzo | 1960| Federico Motta Editore | Milano |pagine=pag. 504 e pag. 517 }}
*{{cita libro|autore=Sandro Pignatti |wkautore=Sandro Pignatti |titolo=Flora d'Italia. Volume primo |anno=1982 |editore=Edagricole |città=Bologna |linguaisbn= |id=ISBN 88-506-2449-2 |doi = |pagine=pag. 482 }}
*{{cita libro|autore=AA.VV. |titolo=Flora Alpina. Volume primo |anno=2004 |editore=Zanichelli |città=Bologna |pagine=pag. 612 }}
*{{cita libro|autore=Alfio Musmarra |titolo=Dizionario di botanica | 1996 | editore=Edagricole |città=Bologna }}
*{{cita libro|autore=Eduard Strasburger |wkautore=Eduard Strasburger |titolo=Trattato di Botanica. Volume secondo |anno=2007 |editore=Antonio Delfino Editore |città=Roma |linguaisbn= |id=ISBN 88-7287-344-4 |pagine=pag. 841 }}
 
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