Galeazzo Ciano: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 16:
Il [[25 luglio]] [[1943]], quando l'opposizione interna stava per sconfiggere Mussolini, Ciano vi si unì, e votò contro il suocero. Comunque, seguì Mussolini a [[Salò]], dove era stata fondata la [[Repubblica Sociale Italiana]] (RSI), in opposizione al governo di [[Pietro Badoglio]], che era passato agli Alleati. Sua moglie Edda cercò invano di organizzare un esilio protetto per la loro famiglia, in quanto il Vaticano si rifiutò di nasconderli. Apparentemente i tedeschi pretesero di volerli aiutare a raggiungere la [[Spagna]], ma invece li arrestarono, e spedirono l'ex ministro a [[Verona]].
Il suo voto contro il ''Duce'' venne considerato alto tradimento e, dopo un drammatico processo pubblico, Ciano venne trovato colpevole e fucilato poco dopo. Si è molto discusso se questo significò che Mussolini non volle
Ad ogni modo, dopo l'esecuzione Edda Ciano fuggì in [[Svizzera]], travestita da contadina. Portò con se i diari del tempo di guerra del marito, nascosti sotto la camicetta, e le venne data particolare attenzione, essendo stata scambiata per una donna incinta, dalle guardie di frontiera, che in teoria erano in allerta per la fuggitiva. Il corrispondente di guerra [[Paul Ghali]] del ''[[Chicago Daily News]]'' apprese del suo segreto internamento in un convento svizzero e organizzò la pubblicazione dei diari. Essi rivelano la storia segreta del regime fascista dal 1939 al 1943 e sono considerati una fonte storica primaria (I diari sono strettamente politici e contengono poco della vita privata di Ciano).
Riga 22:
Dopo la morte di Mussolini, Edda rimase senza supporto finanziario e la [[Svizzera]] (dove ancora si trovava) pose lei e i suoi figli sotto l'autorità degli Alleati. Venne confinata a [[Lipari]] per un anno.
La figura di Ciano è tra le più controverse dell'intero regime; era un fatuo ''enfant gaté'', uno ''snob'', un uomo di poco spessore, aperto alla corruzione e alla crudeltà (il suo comportamento in Albania venne sempre considerato come tale) e fu anche un traditore in fin dei conti; eppure fu l'unico che combattè seriamente la pericolosa alleanza tra Italia e Germania. Ed inoltre, mostrò forse un certo coraggio nel votare contro il
[[categoria:Fascismo|Ciano, Galeazzo]] [[categoria:biografie|Ciano, Galeazzo]]
| |||