Egisto Olivieri: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Figlio dell'impiegato al Ministero delle Finanze Alberto Olivieri e di Adele Marini, dopo gli studi nella scuola di recitazione diretta da Virginia Marini ed essersi diplomato come geometra, inizia la carriera artistica a vent'anni come cavallerizzo in un circo. Nella stagione 1901-1902 iniziò una lunga carriera teatrale, che lo vede nel primo decennio del XX° secolo con [[Alfredo De Santis]], [[Renato Chiantoni]] ed [[Emma Gramatica]].

Negli [[Anni 1910|anni '10]] recita con [[Alda Borelli]] e allo scoppio della Prima Guerra Mondiale viene chiamato alle armi. Rientrato, riprende l'attività teatrale con [[Virgilio Talli]] e [[Ruggero Ruggeri]], quindi nel 1925 entra nel Teatro d'Arte di [[Luigi Pirandello]]. Alla fine degli [[Anni 1920|anni '20]] è con [[Corrado Racca]] e [[Wanda Capodaglio]], poi nel 1931 è nella Compagnia Za-bum di [[Mario Mattoli]] con [[Lamberto Picasso]] e [[Tatiana Pavlova]]. Nella seconda metà degli [[Anni 1930|anni '30]] recitò con [[Renzo Ricci]], [[Corrado De Cenzo]], [[Sandro Ruffini]], [[Giulio Stival]] e infine, in piena seconda guerra mondiale, con [[Ermete Zacconi]].
 
Nel secondo dopoguerra si ritirò da un'attività sul palcoscenico nella quale incontrò grandi personalità, mentre sul grande schermo ricoprì perlopiù ruoli da caratterista: attivo dal 1926 al 1950 in una quarantina di pellicole, alla fine si ritira alla Casa di Riposo per attori di Bologna intitolata alla diva del muto [[Lyda Borelli]], dove nel 1956 riceve il premio della Presidenza del Consiglio per la sua attività artistica. Sposato con Cesarina Calabresi, figlia dell'attore teatrale Oreste Calabresi (1857-1915), muore a Bologna all'età di 82 anni. Il 5 dicembre del 2000, trentotto anni dopo la scomparsa, il nipote dell'attore, Bruno Darò, dona il suo fondo alla [[Biblioteca e museo teatrale del Burcardo]].