Periodizzazione (esercizio coi pesi): differenze tra le versioni

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Hoffman et al. (2009)<ref name="Hoffman">Hoffman et al. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19130636 Comparison between different off-season resistance training programs in Division III American college football players]''. J Strength Cond Res. 2009;23;11-19.</ref> confrontarono i modelli di ''periodizzazione'' su giocatori di [[football americano]], tra cui un gruppo non periodizzato, un gruppo in ''periodizzazione lineare'', e un gruppo in ''periodizzazione ondulata pianificata''. Tutti gli atleti parteciparono ad un programma di condizionamento fuori stagione di 15 settimane. Non venne rilevata alcuna differenza significativa nella forza e potenza tra i gruppi.
 
Prestes et al. (2009)<ref name="Prestes">Prestes et al. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19057409 Comparison of linear and reverse linear periodization effects on maximal strength and body composition]''. J Strength Cond Res. 2009;23:266-274.</ref> compararono la ''periodizzazione lineare'' econ la ''lineare inversa'' per determinare gli effetti sulla forza massimale e sulla composizione corporea in donne allenate usando carichi tra le 4 e le 12 RM. Questo studio fu il primo ad esaminare intensità così elevate. Gli atleti si allenarono per 12 settimane con ognuno di questi modelli di periodizzazione. Il gruppo lineare aumentò il carico ogni 1-4 settimane, riducendo il volume. Quindi, ogni settimana l'intensità aumentava per il gruppo lineare e diminuiva nel gruppo lineare inverso. Il recupero venne attuato diminuendo il carico a 12 RM al 4°, 8°, e 12ª settimana, nonché diminuendo la loro frequenza da 3 a 2 sessioni a settimana. Sia la ''periodizzazione lineare'' che ''lineare inversa'' favorirono un aumento della forza massimale per la parte superiore e inferiore del corpo. Tuttavia la ''periodizzazione lineare'' favorì una maggiore forza massima rispetto a quella inversa. Il gruppo lineare dimostrò miglioramenti della composizione corporea, riducendo il grasso corporeo e aumentando la massa magra, cosa che non venne osservata nel gruppo inverso. In questo studio venne quindi dimostrato che, rispetto alla ''periodizzazione lineare inversa'', quella classica porta ad effetti più positivi sulla composizione corporea e sulla forza massima quando l'intensità è compresa tra 4 e 14 RM.

In questoun casoaltro èstudio peròdi Prestes et al. (2009)<ref>Prestes et al. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19910831 Comparison between linear and daily undulating periodized resistance training to increase strength]''. J Strength Cond Res. 2009 Dec;23(9):2437-42.</ref> venne confrontata la periodizzazione lineare con i modello ondulato giornaliero per verificare le differenze nella composizione corporea e nella forza massima in un programma di 12 settimane. Quaranta uomini giovani (età media 21 anni) con u minimo di 1 anno di esperienza con i pesi vennero distribuiti nei due gruppi. Al termine del periodo venne osservato che la peridoizzazione ondulata giornaliera produceva un maggiore guadagno di forza massima rispetto al modello lineare in soggetti allenati.

Negli studi di Prestes è necessario fare una segnalazione relativa ad una controversia sulle definizioni dei modelli di ''periodizzazione''. Ciò in quanto nellanelle ricercaricerche in questione le variazioni di intensità e volume avvenivano su base settimanale, rientrando più facilmente nel modello ''ondulato settimanale'' piuttosto che in quello ''lineare classico''. Nella ''periodizzazione lineare'' classica, le variazioni di volume e intensità non sono così frequenti, e variano nell'arco dei mesocicli e non dei microcicli, quindi si potrebbe concludere che i modelli presentati nellanelle ricercaricerche di Prestes facciano inpiù realtàcorrettamente riferimento alla ''periodizzazione ondulata settimanale'' con progressione lineare.
 
Jimenez e Paz (2011)<ref>A Jimenez, JDE Paz. ''[http://journals.lww.com/nsca-jscr/Abstract/2011/03001/Short_Term_Effects_of_Two_Resistance_Training.29.aspx Short-Term Effects of Two Resistance Training Periodization Models (Linear Vs Undulating) on Strength and Power of the Lower-Body in a Group of Elderly Men]''. J Strength Cond Res. 2011 March; Volume 25 - Issue</ref> analizzarono gli effetti del modello lineare e ondulato sulla forza muscolare della parte inferiore del corpo su soggetti anziani. Un gruppo di anziani fisicamente attivi ma non allenati coi pesi venne diviso in tre gruppi, tra cui uno in ''periodizzazione lineare'', uno ondulata e uno di controllo. I soggetti dei gruppi periodizzati, di età non superiore ai 65 anni, parteciparono ad un programma di allenamento coi pesi di 12 settimane svolgendo 2 sessioni a settimana. Al termine del periodo di studio, vennero rilevati simili valori nello sviluppo della forza e della potenza tra i due gruppi diversamente dal gruppo di controllo. I risultati suggerirono che i modelli periodizzati sono efficaci per migliorare la forza e la potenza nella popolazione anziana. Tuttavia, il fatto che vennero ottenuti risultati simili tra i gruppi fece concludere che fossero necessarie più ricerche. Il fatto che lo studio fosse stato rivolto alla popolazione anziana per altro può non rappresentare una condizione di valutazione ideale per gli atleti o per i soggetti giovani dediti all'esercizio coi pesi.