Lingua sicula: differenze tra le versioni

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== Classificazione ==
Il primo studioso ad assegnare il siculo alla medesima famiglia del latino fu [[Karl Julius Beloch]] a fine [[XIX secolo]]<ref>Devoto, p. 32.</ref> e la sua ipotesi fu in seguito accolta, tra gli altri, da [[Giacomo Devoto]], che considerava il siculo il ramo della famiglia protolatina insediato più a meridione, testimonianza di un antico ''continuum'' in seguito interrotto dalla più recente immigrazione nella [[Penisola italica]] delle genti [[Osco-umbri|osco-umbre]]<ref>Devoto, pp. 49-50; 53.</ref>: «[i] dati linguistici [...] considerano la lingua dei Siculi come una lingua non solo indoeuropea ma di tipo latino e non italico<ref>"[[Lingue italiche|Italico]]" da intendersi nell'accezione più ristretta, coincidente con le [[lingue osco-umbre]].</ref>, in base tra l'altro alla formazione dei nomi di persona»<ref name=devoto />.
 
Altri studi (seppur altamente confutabili) affermano invece che la lingua sicula, pur da considerarsi indoeuropea, sia riconducibile ad un tipo distinto, non riconducibile al gruppo delle lingue latino-falische.: Ilsecondo tali ipotesi il siculo deriverebbe, in via diretta, dal sanscrito<ref>{{cita web|url=http://www.poiein.it/autori/S/Scalabrino/scalabrinoSicLingua.htm|titolo=Il Siciliano: dialetto o lingua?|accesso=5 febbraio 2014}}</ref>.
''Così scrive Giovanni Ragusa: I Siculi erano un popolo indo-europeo. Dall’India essi vennero verso l’Europa e quelli che, in seguito, giunsero nella nostra Isola, guidati da Siculo, furono chiamati Siculi. La loro lingua pertanto doveva essere, se non la sanscrita, una che certamente ne derivava. Alcuni vocaboli (del Siciliano moderno): il nostro pùtra (puledro) nel sanscrito è pùtra che vuol dire figlio; il nostro màtri, non deriva dal latino mater, ma dal sanscrito màtr; il nostro bària (balia) nel sanscrito è bhâryâ e vuol dire moglie.[...]Sappiamo che la nostra lingua, figlia del sanscrito, ha come il sanscrito soltanto vocali a, i, u. Sappiamo che la lingua siciliana rifiuta in modo assoluto la e e la o atone. Sappiamo anche che si esprime con regole diverse da quelle delle lingue latina e italiana.''<ref>[http://www.poiein.it/autori/S/Scalabrino/scalabrinoSicLingua.htm ''Il Siciliano: dialetto o lingua?'']: su poiein.it</ref>
 
== Distribuzione geografica ==