Ferrovia Brescia-Cremona: differenze tra le versioni

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! Inaugurazione<ref name="trenidicarta.it">Cfr. {{cita libro|titolo=Sviluppo delle ferrovie italiane dal 1839 al 31 dicembre 1926| editore = Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato| città=Roma| anno=1927}} Vedi {{Cita web |autore=Alessandro Tuzza| data=1997-2007| url=http://www.trenidicarta.it/aperture.html| titolo=Trenidicarta.it| accesso=17 marzo 2012}}</ref>
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=== La costruzione e i primi anni d'esercizio ===
La [[Pavia]]–[[Cremona]]–[[Brescia]] fu costruita nel [[1866]] allo scopo di unire [[Provincia di Brescia|Brescia]], provincia di confine con il [[Veneto]] e il [[Trentino]] a quel tempo possedimenti dell'[[Impero austriaco]], alla rete ferroviaria [[piemonte|piemontese]]se. La concessione per la costruzione e l'esercizio della linea fu affidata alla [[Società Italiana per le strade ferrate meridionali]] dato che per motivi politici e giuridici la [[Camera dei deputati]] si era rifiutata di riconoscere la concessione alla [[Società per le Ferrovie dell'Alta Italia]] (SFAI), di proprietà dei [[Rothschild]] e gestore di gran parte delle linee ferroviarie del Nord Italia<ref>Vedi [[s:L. 21 agosto 1862, n. 763, concedente al conte Bastogi la costruzione e l'esercizio di ferrovie nelle Provincie Meridionali e nella Lombardia|Legge 21 agosto 1862, 763]].</ref><ref>{{cita|Zaninelli (1995)|pp. 131-132}}</ref>. La linea utilizzò il tronco ferroviario Cremona–[[Olmeneta]] della [[ferrovia Treviglio-Cremona|Treviglio – Cremona]], già aperta al traffico il 1º maggio [[1863]] e gestita dalla SFAI<ref>{{cita|Dal Negro (1978)|p. 48}}</ref>.
 
La Brescia–Cremona fu aperta all'esercizio il 15 dicembre 1866. Definita come linea ad esercizio economico, fu percorsa all'inizio da tre coppie di corse al giorno, tutte a [[trazione ferroviaria|trazione]] [[motore a vapore|a vapore]]<ref name="Bicchierai_6">{{cita|Bicchierai (1998)|p. 6}}</ref>.
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Dopo il [[1905]], l'esercizio della linea passò alle [[Ferrovie dello Stato]] (FS), come tutte le altre linee ferroviarie della Rete Adriatica. Negli [[anni 1910|anni dieci]], la linea risultò servita da cinque coppie di [[treno locale|treni locali]] e da una coppia di [[treno diretto (Italia)|treni diretti]] che effettuavano fermata solo nella [[stazione di Verolanuova]]. Nel [[1914]] quest'ultima coppia fu soppressa<ref name="Bicchierai_6" />.
 
Nel [[1918]], per esigenze belliche dovute alla [[Prima guerra mondiale]], si istituì il posto di blocco di Volta Bresciana e si costruì una bretella di collegamento tra questa località ferroviaria e la [[ferrovia Milano-Venezia|Milano–Venezia]] in direzione [[stazione di Rezzato|Rezzato]]: in questo modo si evitò il [[regresso ferroviario|regresso]] dei convogli militari presso la stazione di Brescia. Nel [[1920]] la bretella fu soppressa, mantenendo in loco il triangolo per la giratura delle [[locomotiva a vapore|locomotive a vapore]]<ref name="Bicchierai_6trenidicarta.it" /><ref name="trenidicarta.itBicchierai_6" />.
 
Negli [[anni 1930|anni trenta]] fu introdotta la trazione [[motore endotermico|termica]]: le [[automotrice|automotrici]] [[automotrice FS ALn 56|ALn 56 serie 1000]] sostituirono progressivamente i treni trainati da locomotive dei gruppi [[locomotiva FS 625|625]], [[locomotiva FS 875|875]] e [[locomotiva FS 880|880]]. In seguito furono impiegate, almeno fino agli [[anni 1960|anni sessanta]], le [[automotrice FS ALn 556|ALn 556 serie 1200 e 1300]]<ref>{{cita|Bicchierai (1998)|pp. 6-7}}</ref>.
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=== Testi su wikisource ===
* [[:s:L. 21 luglio 1861, n. 141, che autorizza il Governo a concedere una strada ferrata da Brescia a Pavia per Cremona e Pizzighettone|Legge 21 luglio 1861, n. 141, che autorizza il Governo a concedere una strada ferrata da Brescia a Pavia per Cremona e Pizzighettone]]
* [[:s:R.D. 24 aprile 1864, n. 1772, col quale è stabilito il tracciamento generale della linea di ferrovia da Pavia a Brescia per Cremona| Regio Decreto 24 aprile 1864, n. 1772, col quale è stabilito il tracciamento generale della linea di ferrovia da Pavia a Brescia per Cremona]]
 
{{Portale|Lombardia|trasporti}}