Continuità educativa: differenze tra le versioni
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Un itinerario formativo atto a promuovere l'orientamento come maturazione della persona non può che coprire l'intero arco esistenziale (educazione permanente), però vede realizzarsi la sua fase più intensa e decisiva negli anni dell'adolescenza. È infatti in questo periodo dell'età evolutiva, che si sviluppano nuove risorse cognitive (pensiero astratto), una marcata tendenza all'introspezione, atteggiamento critico e problematico nei confronti della società adulta ed altre peculiarità psicologiche che reclamano un impegno progettuale organico e ben collegato tra i vari segmenti scolastici.<ref>Giuseppe Iadanza, ''L'orientamento come fattore di continuità'', in ''Nuova secondaria'', 1, 1992-93, p. 15. Dello stesso autore, ''Continuità e orientamento'', in ''Continuità, cit., pp. 23-26, con bibliografia ragionata''.</ref></br>
A partire dagli anni novanta, non solo si è intensificata la ricerca scientifica su questo argomento, ma si sono anche moltiplicate le iniziative a livello locale. Eppure la prassi corrente si limita a considerare l'orientamento più che altro nei momenti terminali, quelli che preludono alle scelte scolastiche o professionali. Ne discende l'esigenza di potenziare in ambito curricolare il binomio continuità-orientamento, in modo da evitare che l'orientamento medesimo risulti travisato e svilito.<ref>AA. VV., ''L'orientamento nella scuola media'', "Studi e documenti degli Annali della pubblica istruzione", n. 62, Le Monnier, 1992; AA. VV., ''L'orientamento nella scuola non statale'', "Studi e documenti degli Annali della pubblica istruzione", n. 69, Le Monnier, 1994.</ref> In altri termini, la continuità educativa dovrebbe camminare sulle gambe dell'orientamento, e viceversa.<references/>
==Bibliografia==
* Giuseppe Iadanza, ''La continuità, l'unità educativa e didattica, il rilievo e lo sviluppo delle attitudini'', in ''Scuola e Didattica'', X/1964-65, n. 20, pp. 1620-1628.
* Guido Giugni, ''Pedagogia della scuola. La scuola in funzione dell'educazione permanente e dell'orientamento'', Le Monnier, Firenze 1973.
* Luciano Corradini, ''La difficile convivenza'', La Scuola, Brescia 1975.
* Giuseppe Iadanza, ''Natura non facit saltus'', Capitolo 2 di ''Una scuola a mezz'aria'', p. 51 segg., Bulzoni, Roma 1976.
* Giuseppe Iadanza, ''Collegamenti funzionali e «ingegneria scolastica»'', in ''Scuola e didattica'', 1984-85, 15, pp. 7-11.
* M. e Paolo Calidoni, ''Continuità educativa e scuola di base'', La Scuola, Brescia 1986.
* Giuseppe Iadanza, ''Un'anima e due corpi?'', in ''Nuova secondaria'', 1985-86, n. 4, pp. 13-15.
* Giuseppe Iadanza, ''Il preside, gli enti locali e il territorio'', in AA. VV., ''Oltre il tecnicismo'', La Scuola, Brescia 1986.
* Giuseppe Iadanza, ''Per una scuola seriamente orientativa'' , in ''Scuola e didattica'', 1990-91, n. 9 e n. 10.
* Giuseppe Vico, ''Continuità e secondarietà'', in ''Scuola e didattica'', 1991-92, n. 8.
* Giuseppe Iadanza, L'orientamento come fattore di continuità, in ''Nuova secondaria'', 1992-93, n. 1.
* Giuseppe Iadanza, ''Quegli insidiosi equivoci sulla continuità educativa'', in ''Scuola e didattica'', 1993-94, n. 5 e n. 6.
* Giuseppe Bertagna, ''Educazione, continuità e scuola'', La scuola, Brescia 1994, ISBN 8835088526.
* Giuseppe Iadanza, ''La continuità: risorsa educativa e didattica'', in ''Nuova secondaria'', 1995-96, n. 6.
* Giuseppe Iadanza, ''Continuità'', Editrice La scuola, Brescia 1996, ISBN 8835091535.
* Giuseppe Iadanza, ''Una bussola per la vita'', in ''Nuova secondaria'', 2002-2003, n.4.
* Felice Moro, ''Famiglia e scuola, il recuoero dello svantaggio'', Angeli, Milano 2003, ISBN 8846443446.
* Giovanni Mancini, ''L'intervento sul disagio scolastico in adolescenza'', Angeli, Milano 2006, ISBN 884647239X.
* Paolo Terenzi, ''Contrasto alla dispersione e promozione del successo formativo'', Angeli, Milano 2006, ISBN 8846480996.
*Maria Luisa Pombeni, ''L'orientamento tra passato e futuro'', Carocci, Roma 2008, ISBN 9788843046096.
==Note==
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