Augusto Bozzi Granville: differenze tra le versioni

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Bozzi riesce a raggiungere una tale fama come medico che viene chiamato da [[Archibald Edmonstone]], il quale, tornato malato dall’[[Egitto]], ha bisogno di un medico che lo curi.<ref> Giorgio Cosmacini e Paola Cosmacini, ''Il medico delle mummie. Vita e avventure di Augustus Bozzi Granville'', pp.112.</ref>. Edmonstone mostra a Granville il suo sarcofago, un sarcofago di [[sicomoro]] che ha all’interno la mummia. L’intento di Granville è quello di analizzarla e osservarla, vuole quindi indagare ogni sua parte in modo da essere a vantaggio per la scienza, anticipando quella che verrà definita [[paleopatologia]].
Inizierà oltre manica la “febbre d’Egitto”. Bozzi racconterà della sua mummia, donatagli da Endomonstone come ringraziamento per averlo curato, che verrà studiata secondo un metodo rigorosamente scientifico.
Solo con qualche collega inizierà lo sbandamento della mummia e grazie ad un assistente che trascriverà ogni sua mossa, potrà poi scrivere una relazione intitolata ''An essay on Egyptian Mummies, With Observations on the Art of Embalming among the Ancient Egyptions'' che verrà pubblicata nelle ''philosophical transaction'' e che verrà letta da Granville il 14 Aprile [[1825]] alla [[Royal Society]].<ref> Giorgio Cosmacini e Paola Cosmacini, ''Il medico delle mummie. Vita e avventure di Augustus Bozzi Granville'', pp.137-141.</ref>. Infatti durante questa lettura in pubblico Bozzi spiegherà nei particola l’autopsia fatta alla mummia, mettendo in evidenza che la donna non aveva più [[rene]] destro, [[pancreas]] e [[fegato]] e che i [[visceri]] non presenti erano stati rimossi dall’ano. Inoltre espose un inquadramento della mummia sul piano antropologico-storico e identificò come causa del decesso un [[carcinoma dell'ovaio|tumore ovarico]]. Si concentrerà anche sul metodo di [[imbalsamazione]] della mummia. Notò infatti come il corpo fosse conservato in ottime condizioni e arrivò quindi ad ipotizzare che il processo di mummificazione fosse dovuto a [[sale|sali]], [[resina]] e balsami associati però a [[bitume]] e a [[cera d’api]], forse svelando il segreto dell’[[imbalsamazione]].<ref> Giorgio Cosmacini e Paola Cosmacini, ''Il medico delle mummie. Vita e avventure di Augustus Bozzi Granville'', pp.141-145.</ref>. La sua attività sulle mummie verrà ricordata dallo stesso [[Thomas Pettigrew]] che racconterà di lui come il primo che ha dimostrato l’esistenza della cera in una mummia.<ref> Giorgio Cosmacini e Paola Cosmacini, ''Il medico delle mummie. Vita e avventure di Augustus Bozzi Granville'', pp.146.</ref>.
 
Accetta poi di partire alla volta di [[San Pietroburgo]] con il ruolo di medico curante per la moglie di [[Mikhail Semyonovich Vorontsov]], [[Elizaveta Ksaver’evna Branitskaia]], la quale soffre di “[[febbre nervosa]]”.<ref> Giorgio Cosmacini e Paola Cosmacini, ''Il medico delle mummie. Vita e avventure di Augustus Bozzi Granville'', pp.149.</ref>. Nella città russa non ci sono ancora egittologi, sarà quindi lo stesso Granville ad introdurre questo argomento il 4 Dicembre [[1827]] presso l’[[Accademia russa delle scienze|Accademia imperiale delle scienze di San Pietroburgo]], avendo un notevole successo.<ref> Giorgio Cosmacini e Paola Cosmacini, ''Il medico delle mummie. Vita e avventure di Augustus Bozzi Granville'', pp.151.</ref>. Riparte il 25 Dicembre dello stesso anno per fare ritorno in Inghilterra. Sosterà a [[Riga]], [[Varsavia]], [[Dresda]], [[Halle]], [[Weimar]] dove conoscerà [[Johann Wolfgang von Goethe]] e infine [[Parigi]] dove avrà l’occasione di incontrare [[Carlo X]], re di Francia, al quale dara una copia della sua opera ''Essay on Egyptian Mummy''.
 
Riparte il 25 Dicembre dello stesso anno per fare ritorno in Inghilterra. Sosterà a [[Riga]], [[Varsavia]], [[Dresda]], [[Halle]], [[Weimar]] dove conoscerà [[Johann Wolfgang von Goethe]] e infine [[Parigi]] dove avrà l’occasione di incontrare [[Carlo X]], re di Francia, al quale dara una copia della sua opera ''Essay on Egyptian Mummy''.
 
Torna a Londra dopo diciassette settimane di assenza e pubblica al suo ritorno un importante opera sull’esperienza appena vissuta in Russia, ''St. Petersburgh. A Journal of Travels to and from that Capital; trought Flandres, the Rhenish Provinces, Prussia, Russia, Poland, Silesia, Saxony, the Federated states of Germany, and France'' che avrà un notevole successo.<ref> Giorgio Cosmacini e Paola Cosmacini, ''Il medico delle mummie. Vita e avventure di Augustus Bozzi Granville'', pp.151-152.</ref>.
11 Dicembre [[1830]] Granville verrà chiamato presso la [[Royal Institution]] per commentare l’apertura del sarcofago e lo sbandamento della “[[Theban mummy]]” ed è proprio a seguito di questo evento che Granville verrà definito :come il medico delle mummie.<ref> Giorgio Cosmacini e Paola Cosmacini, ''Il medico delle mummie. Vita e avventure di Augustus Bozzi Granville'', pp.153.</ref>.
 
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