Castelvecchio di Rocca Barbena: differenze tra le versioni
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Le origini del territorio castelvecchiese risalirebbero ad un periodo intorno al [[I secolo]]<ref name="Borghi nel verde">Fonte dal libro di {{cita libro|Enzo|Bernardini|Borghi nel verde. Viaggio nell'entroterra della Riviera Ligure delle Palme|2003|Tipografia Stige|San Mauro (TO)}}</ref> così come testimonierebbero i ritrovamenti d'epoca romana della cosiddetta "necropoli di Erli"<ref name="Borghi nel verde"/>, rinvenuti nella località di Cascina d'Aglio.
Il borgo fu anticamente un'importante feudo dei [[Marchesato di Clavesana|marchesi di Clavesana]]<ref name="Borghi nel verde"/>, fondato e sviluppato da essi tra il [[XII secolo|XII]] e il [[XIII secolo]]<ref name="Borghi nel verde"/>. Interessato nel [[
Tra il [[1623]] e il [[1624]]<ref name="Borghi nel verde"/> venne acquistato dalla famiglia [[Casa Savoia|Savoia]] che lo assoggettarono nel [[Ducato di Savoia|ducato omonimo]] fino al [[1672]]<ref name="Borghi nel verde"/> quando, dopo un lungo assedio perpetrato dalle truppe genovesi nel paese e presso il locale castello, lo stato piemontese fu costretto a cedere questa parte di territorio della val Neva alla [[Repubblica di Genova]]. Le dipendenze del feudo castelvecchiese furono così nuovamente legate alla giurisdizione della vicina Zuccarello<ref name="Borghi nel verde"/>.
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