Morte: differenze tra le versioni

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[[File:Thetriumphofdeath.jpg|thumb|right|300px|''[[Il trionfo della Morte (Bruegel)|Il Trionfo della Morte]]'' ([[1562]]) di [[Pieter Bruegel il Vecchio]]]]
La '''morte''' è la cessazione di quelle funzioni biologiche che definiscono gli [[organismo vivente|organismi viventi]]. Essa si riferisce sia a un evento specifico sia a una condizione permanente irreversibile. Con la morte, termina l'esistenza di un essere vivente o, più ampiamente, di un sistema funzionalmente organizzato. La morte non può essere definita se non in relazione alla definizione di vita, anch'essa piuttosto ambigua. Una definizione generale è quella proposta dalla teoria emotocognitiva dello psicologo Marco Baranello che definisce la morte come condizione irreversibile di cessazione delle funzioni definite di un sistema di riferimento. Così la morte di un tessuto è la perdita irreversibile delle funzioni di quel tessuto, la morte di un organismo la perdita irreversibile delle funzioni di quell'organismo, la morte di un sistema la perdita irreversibile delle funzioni di quel sistema. Da una visione areaatea, in uno punto spazio-temporale infinito, la morte non esisterebbe in quanto l'universo non perde comunque le proprie funzioni. La morte è quindi una condizione relativa.
== Definizione scientifica ==
In ambito [[biologia|biologico]] la '''morte''' (dal [[lingua latina|latino]] ''mors'') può essere definita ''in negativo'', come la permanente cessazione di tutte le funzioni vitali dell'essere vivente, cioè dell'organismo vivente: quindi la fine della [[vita]].</br>