Nicola Bombacci: differenze tra le versioni

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Negli ultimi mesi di guerra (settembre 1944 - marzo [[1945]]) non smise di sostenere la causa del fascismo come unica vera rivoluzione e realizzazione del trionfo del lavoro, dando conferenze e facendo comizi tra gli operai nelle piazze del Nord della penisola.
[[File:Mussolini e Petacci a Piazzale Loreto, 1945.jpg|thumb|200px|I corpi di '''Bombacci''', [[Mussolini]], [[Clara Petacci]], [[Alessandro Pavolini|Pavolini]] e [[Achille Starace|Starace]] appesi per i piedi a [[Piazzale Loreto]], [[Milano]] 1945.]]
Bombacci rimase al fianco di Mussolini fino all'ultimo momento: i [[partigiani]] lo catturarono, insul fuga[[lago perdi la [[SvizzeraComo]], nella stessa vettura del duce, [[Morte di Mussolini|e lo fucilarono come lui]] sulle rive del [[lago di Como]] il 28 aprile del 1945. Mussolini morì a [[Giulino di Mezzegra]], mentre Pavolini e Bombacci a Dongo, vicino al luogo della cattura. Le sue ultime parole furono, appena prima di essere fucilato: "Viva l'Italia! Viva il Socialismo!".<ref>[http://www.beppeniccolai.org/Bombacci.htm Nicola Bombacci<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> La mattina del 29 aprile lo appesero per i piedi al distributore di benzina di [[Piazzale Loreto]], a [[Milano]], insieme a [[Benito Mussolini]], [[Claretta Petacci]] ed alcuni gerarchi fascisti, sotto la scritta "Supertraditore".
 
== Opere ==