==Trama==
La storia è ambientata a Budapest nella primavera del 1889 e descrive la "guerra" in atto tra due bande di ragazzini della scuola media, la prima il cui "quartier generale" si trova esattamente nella via Pàl, mentre l'altra è conosciuta col nome di "Camicie rosse". Sotto la guida di Boka si schierano Geréb, Nemecsek e moltissimi altri ragazzi che si riuniscono in via Pàl: un terreno libero delimitato dalle case popolari, nei pressi del quale si trova anche un deposito di legname (la "Cittadella") alla cui guardia c'è un grosso cane. Questo è il loro territorio e parco giochi. Solo Boka, saggio ed equilibrato più degli altri, ha il grado di generale e quindi di comandante in capo di "quelli della via Pàl", mentre tutti gli altri hanno un grado variabile fra quello di sottotenente e capitano: ad eccezione del più piccolo e gracile del gruppo, Nemecsek, l'unico a rimanere sempre e solo un semplice soldato ed il cui nome viene inserito spesso nel "quaderno delle punizioni". L'area della via Pàl non è però molto distante dal quartier generale delle Camicie rosse guidate dal valoroso e forte Feri Ats, un fiero avversario per Boka. Durante un'incursione temerariamente un distaccamento di Camicie rosse riesce ad impadronirsi e portar via con sé la bandiera - cucita dalla sorella di Csele - della fortezza che i ragazzi della via Pàl hanno costruito su una delle cataste di legname. Qualcuno a quanto pare aveva dimenticato di serrare la porta del campetto, o forse si tratta di un traditore che l'aveva lasciata aperta apposta. Boka, dopo esser stato votato (con 11 voti contro i 3 dati a Geréb) ancora una volta capo assoluto, assieme a Nemecsek e a un altro dei ragazzicsonakos organizza allora una spedizione per andar a riprendersela direttamente al campo avversario, che si trova nel giardino botanico. L'avventura è piena di colpi di scena ed imprevisti; dopo aver scavalcato il muro di cinta arrampicandosi su un albero di carrubo si dirigono verso l'isoletta centrale sede dei nemici. Nemecsek cade però accidentalmente in uno dei laghetti e poi, per nascondersi dalle Camicie rosse, si getta di proposito nella vasca dei pesci rossi buscandosi così un bel raffreddore. Boka e gli altri scoprono in tal maniera anche il tradimento perpetrato da Geréb, invidioso per essere stato sconfitto nella precedente elezione a comandante: il ragazzo difatti era lì che stava raccontando tutti i loro segreti a Feri Ats. Col suo atto di spionaggio egli mette gravemente in pericolo tutta l'organizzazione. Nel gruppo di quelli della via Pàl esiste però anche una sotto-struttura: la cosiddetta "Società dello Stucco", formata da tutti i componenti la banda ad eccezione di Boka e Csónakos. Scoperti da un severo professore, un forte oppositore di qualsiasi associazione fra i ragazzi, sono costretti a proseguire l'attività di raccolta stucco, ma anche francobolli, fil di ferro, qualche spicciolo ed altri oggetti che potrebbero risultar utili al gruppo, di nascosto. Ad un certo punto i membri della Società dello Stucco bandiscono Nemecsek per indisciplina ed aver abbandonato il luogo a lui assegnato in precedenza: in realtà il ragazzo stava inseguendo Geréb, che aveva riconosciuto mentre, aggirandosi con fare furtivo là attorno, stava cercando di corromper il guardiano Jano. La salute di Nemecsek peggiora - ha sempre più frequenti attacchi di tosse - ma ciò non gl'impedisce di recarsi nuovamente, e questa volta da solo, di nascosto all'Orto botanico, proprio durante una delle riunioni delle Camicie Rosse. Scoperto, viene scaraventato nel laghetto per punizione e poi lasciato andare: non viene infatti picchiato in quanto lo si ritiene troppo debole ed incapace di difendersi. In questo modo, però, Nemecsek peggiora ulteriormente le proprie condizioni; il ragazzo non si trattiene però dal dare nonostante tutto una gran lezione di dignità a Geréb, presente anch'egli alla riunione, che in cuor suo si pente del tradimento commesso assistendo agli onori delle armi che Áts fa riservare a Nemecsek mentre questi lascia l'Orto botanico, in segno di profondo rispetto per la lezione morale impartita dal piccolo a tutti i presenti. La casa delle palme all'interno del giardino botanico di Budapest com'è oggi È solo quando le Camicie rosse dichiarano guerra aperta ai ragazzi della via Pàl che Geréb torna, proprio mentre questi ultimi stanno organizzano le difese in cima alle cataste di legno, per chiedere il perdono di Boka e dei suoi ex compagni; il generale però con sdegno rifiuta, lasciandolo in lacrime e al colmo della disperazione. Il padre di Geréb, di fronte al pianto dirotto del figlio, gli chiede spiegazioni e si avvia quindi verso il campo di battaglia: qui i membri della Società dello Stucco scaricano la responsabilità su Nemecsek. Questi, oramai sul punto di svenire fra le braccia di Boka che lo sorregge, viene infine riportato a casa; per sottrarre Geréb alle percosse del padre Nemecsek gli ha taciuto la verità, negando così il tradimento perpetrato dal figlio dell'uomo e prendendosi invece su di sé la colpa. Gravemente malato viene messo a letto con la febbre altissima. Mentre Boka predispone la trincea di difesa, con le bombe di sabbia e le lance accatastate in cima alla legnaia ed illustra il piano definitivo della prossima, imminente battaglia, ecco arrivare una lettera da parte di Geréb con la quale il ragazzo si dichiara apertamente pentito; egli trasmette allora ai ragazzi della via Pàl preziose informazioni sui nemici. Viene così, grazie all'aiuto dato, riammesso ufficialmente nelle loro file. La battaglia, che inizialmente avvantaggia le truppe di Boka, procede serrata; ma la situazione poco dopo sembra precipitare e le Camicie rosse, che stanno per liberare tutti i compagni fatti prigionieri, sono sul punto di vincere. È allora che Nemecsek, scappato di casa nonostante la febbre alta, si getta su Ats riuscendo a stenderlo a terra e facendo pertanto vincere la battaglia a Boka e ai suoi. L'atto d'eroismo costa però caro a Nemecsek, che muore di polmonite nel suo letto, dopo uno straziante ultimo incontro con Boka, ma senza arrivar a ricevere le scuse di tutti i membri della Società dello Stucco finalmente pentiti di quanto accaduto, ché arrivano troppo tardi. Boka, sconvolto dalla tragedia, si reca di corsa al campo e scopre che il proprietario del terreno incolto di lì a poco farà costruire un palazzo. Il giovane fissa pensosamente lo sguardo davanti a sé e, per la prima volta vede nella sua anima di ragazzo l'idea di ciò che è propriamente questa vita, ciò per cui loro hanno lottato fino a quel momento.
== Personaggi ==
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