Lanzo Torinese: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Cultura: ordine alfabetico
foto
Riga 128:
===Torre civica di Aymone di Challant===
 
[[File:Porta-lanzo.jpg|thumb|left|220px|La Torre civica di Aymone di Challant]]
 
Anche se non quella attuale, una torre sembra già esistesse nel [[1272]] ed era la porta di accesso alla Contrada del Borgo (attualmente via [[San Giovanni Bosco]]) che conduceva al Castello posto sulla sommità del Monte Buriasco. Lungo questa via, a partire dal [[1219]], il martedì si teneva il mercato settimanale. Dalla contrada si dipartiva, trasversalmente, una serie di strette viuzze chiamate ''chintane'' (alcune ancor oggi esistenti), talvolta sormontate da archi e lunghi voltoni che le fanno somigliare a gallerie pedonali. Parallelamente alla Contrada, sia verso [[Torino]] sia verso [[Germagnano]], si snodavano due strade strette che correvano sulla sommità delle mura di difesa (per questo erano dette "Strade di Corserio").<br> La Torre attuale (1329-1357) porta il nome di Aymone di Challant, suo costruttore e castellano di Lanzo nel [[Trecento]], giunto a Lanzo al servizio di [[Margherita di Savoia (1295-1339)|Margherita di Savoia]]. In epoca medievale la Torre era fornita di ponte levatoio e non aveva il tetto di copertura, che venne aggiunto nell'[[Ottocento]] per proteggerla dalle intemperie. Sulla sommità è posta la campana del comune e sulla facciata erano raffigurati gli stemmi dei Savoia e degli Estensi, signori della città.
Riga 140:
Il nome attuale è quello della famiglia Gallenga, benemerita famiglia lanzese dell'[[Ottocento]], che fondò l'Opera pia Gallenga a favore dei poveri del paese. L'ultima erede dei Gallenga fu la madre di [[Leopoldo Usseglio]], sindaco di Torino e storico di Lanzo, morto nel [[1919]].
 
===Chiesa Parrocchialeparrocchiale di San Pietro in Vincoli===
[[File:Lanzo sa pietro in vincoli.jpg|thumb|160px|San Pietro in Vincoli]]
Le origini della Parrocchialeparrocchiale di Lanzo risalgono all'[[XI secolo]]: in epoca medievale era adiacente al Castello e nel [[1543]] venne fatta abbattere da [[Gian Giacomo Medici]] per isolare e meglio difendere il Castello. Venne ricostruita più grande e riaperta al culto nel [[1591]], ed in questo frangente la Parrocchia di Lanzo divenne la chiesa di Santa Maria, ancor oggi ben conservata e posta lungo l'allora Contrada del Borgo (attuale via San Giovanni Bosco).<br />Tra [[Settecento]] ed [[Ottocento]] la Parrocchia di San Pietro in Vincoli venne ampliata ed abbellita, ed i lavori vennero conclusi dal vicario don Tagna (che fece costruire anche la Casa Parrocchiale adiacente) e dal beato Federico Albert (che provvide alla costruzione della facciata settentrionale e all'avvio dei lavori per il campanile). Il campanile, iniziato nel [[1872]] a cura di monsignor Tresso e terminato nel [[1885]], è alto 31 metri ed ha una struttura imponente ed elegante. Verso gli [[anni 1960|anni sessanta]] è stata rifatta la cuspide, distrutta da una tromba d'aria.
 
====Interno della chiesa====
Riga 173 ⟶ 174:
 
===Santuario di Loreto===
[[File:Lanzo santuario loreto.jpg|thumb|Il santuario di Loreto]]
Il santuario fu costruito in pochi mesi nel [[1618]] prendendo come modello la [[Santuario della Santa Casa|Santa Casa di Loreto]]. La vedova del marchese del Monferrato, [[Margherita di Savoia (1589-1655)|Margherita di Savoia]], pose la prima pietra del porticato che circonda la chiesa e fece dono alla cappella di una statua in legno della [[Madonna nera]]. A poche decine di metri dal santuario sroge una massiccia costruzione medievale che un tempo serviva da abitazione per gli eremiti che custodivano la chiesa; l'ultimo di essi, che operò nella seconda parte dell[[secolo XIX|ottocento]], fu il lanzese Vallino.<ref>''Santuario della Madonna di Loreto'', scheda del comune di Lanzo su [http://www.comune.lanzotorinese.to.it/ComSchedaTem.asp?Id=2197 www.comune.lanzotorinese.to.it] (consultato nel febbraio 2013)</ref>
 
Riga 188 ⟶ 190:
 
== Cucina ==
[[File:Torcetti di lanzo.jpg|thumb|200px|Torcetti di Lanzo]]
La tradizione vuole che, nel [[1679]], il medico lanzese Teobaldo Pecchio, aiutato dal panettiere Antonio Brunero, inventò il ''ghërsin'', che col tempo si diffuse in tutta Italia col nome di [[grissino]]. Pecchio fece cuocere dal panettiere Brunero un pane molto sottile, croccante e facile da digerire per curare la gracilità e l'inappetenza del giovane [[Vittorio Amedeo II di Savoia]] dandogli, appunto, il nome che poi diventò famoso in tutto il mondo. Anche molto noti sono i [[torcetti]] di Lanzo, considerati da alcuni una variante dolce dei grissini.
 
==Amministrazione==
[[File:Lanzo municipio.jpg|thumb|Il municipio]]
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec