Julidochromis regani: differenze tra le versioni

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'''''Julidochromis regani''''' (Poll, [[1942]]) è una specie di pesce d'acqua dolce appartenete alla famiglia [[Cichlidae]], endemica del lago africano Tanganica.
 
== Distribuzione ==
Tra gli
appartenenti a questo ristretto genere, mostra uno degli areali più estesi, essendo possibile trovarlo praticamente lungo le coste rocciose e ciottolose, spesso
dove la roccia incontra la sabbia, di buona parte del lago, in Burundi, Tanzania, Zambia e Zaire.
possibile trovarlo praticamente lungo le coste rocciose e ciottolose, spesso
dove la roccia incontra la sabbia, di buona parte del lago, in Burundi,
Tanzania, Zambia e Zaire.
 
== Descrizione ==
È la
specie di ''Julidochromis'' che mostra la taglia maggiore, potendo raggiungere i 15 cm di lunghezza. 
raggiungere i 15 cm di lunghezza. 
 
== Allevamento in acquario ==
Il suo allevamento può essere difficoltoso perché in natura si nutre di invertebrati di piccole dimensioni che trova all’interno della copertura biologica delle rocce. Come per altre specie, quindi, è necessaria, per gli esemplari di cattura, un’acclimatazione di alcuni mesi con cibo vivo prima di abituarlo ad accettare mangimi e surgelato. Le differenze fra i sessi sono irrilevanti e può anch’esso riprodursi deponendo molte uova (circa 300) ogni 4-6 settimane, o un numero ristretto (fino a 20) anche ogni 10 giorni. I piccoli, dopo il riassorbimento del sacco vitellino, possono essere nutriti con infusori, naupli di artemia, piccolissime daphnie e Cyclops. È probabilmente la specie più difficile da allevare, ed è possibile trovarne in commercio sia una sottospecie (''J. regani affinis'') che una varietà geografica (''J. regani “Kipili”''). 
Il suo
allevamento può essere difficoltoso perché in natura si nutre di invertebrati
di piccole dimensioni che trova all’interno della copertura biologica delle
rocce. Come per altre specie, quindi, è necessaria, per gli esemplari di
cattura, un’acclimatazione di alcuni mesi con cibo vivo prima di abituarlo ad
accettare mangimi e surgelato. Le differenze fra i sessi sono irrilevanti e può
anch’esso riprodursi deponendo molte uova (circa 300) ogni 4-6 settimane, o un
numero ristretto (fino a 20) anche ogni 10 giorni. I piccoli, dopo il
riassorbimento del sacco vitellino, possono essere nutriti con infusori, naupli
di artemia, piccolissime daphnie e Cyclops. È probabilmente la specie
più difficile da allevare, ed è possibile trovarne in commercio sia una
sottospecie (''J. regani affinis'') che una bella varietà geografica (''J.
regani “Kipili”''). 
 
== Bibliografia ==