Andrea Pozzo: differenze tra le versioni
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Al centro vi era collocata una grande tela del pittore veronese [[Antonio Balestra]], ora nel [[Museo di Castelvecchio]], al suo posto ora vi è la statua di [[San Sebastiano]] opera del vicentino Orazio Marinali. La figura scolpita è in marmo bianco, si richiama nell'impostazione alla classicità, ma del barocco raccoglie l'inquietudine, le tensioni della tragicità dell'evento che si compie, le vigorose anatomie che creano a contatto con la luce effetti chiaroscurali morbidi o accesi, fanno risaltare la massa acromatica in netto contrasto con la varietà dei colori che la circondano.
La figura del santo è originata da direttrici circolari concave e convesse che determinano l'ossatura compositiva, la trasformano da blocco statico in dinamico. La testa è ruotata leggermente all'indietro, il volto verso l'alto sottolinea mirabilmente l'accettazione al martirio. La luce percorre le superfici esaltando le decorazioni con risultati dati proprio
In basso l'urna delle reliquie testimonia la fede vissuta, la Mensa con il tabernacolo impronta dell'Eucarestia viva, il tempietto-ciborio sorretto da angeli è la Gloria e nella parte più in alto lo Spazio Divino rappresentato dalla [[Maria, madre di Gesù|Madonna]] tra gli angeli sovrastato dal medaglione con il Bambino Gesù. Le sculture, che ornano l'altare in marmo bianco, dai putti reggi medaglioni, agli angeli berniniani, ai decori, alle volute ad onda, ai cartigli, alle colombe, alle corone vegetali o alle nuvole creano e completano lo spettacolo scenico.
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