Endecasillabo: differenze tra le versioni

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Esistono una serie di endecasillabi "insoliti" che sono considerati canonici pur essendone al limite.
 
===l' Endecasillabo epico===
 
*La '''cesura epica'''
Un tipo di cesura molto particolare è quellala '''cesura epica''' reintrodotta da [[Giovanni Pascoli]] per i suoi '''endecasillabi epici''' nell' '800 sul calco del decasillabo francese.
[[image:Giovanni Pascoli.jpg |thumb| right|180px|Giovanni Pascoli, rieintrodussereintrodusse la cesura epica, per la sua traduzione della Chanson de Roland.]]
Tale verso, benché rientri in questa categoria, non è propriamente un endecasillabo.
La sua forte cesura non permette in nessun caso la sinalefe, ed è caratterizzato da una forte pausa tra il primo e secondo emistichio.
 
Contrariamente a quanto succede nell'endecasillabo canonico, le ultime sillabe atone del primo emistichio non si contano nel computo del secondo indipendentemente se sia tronco, piano o addirittura sdrucciolo.</p>
 
La "''cesura epica''" non ammette in nessun modo la sinalefe. </p>
Il risultato è quello di una forte pausa centrale nel verso.</p>
<p>
Esempio:
{{Quote|ché pur a retro sempre il guida il suo remo |Monte Andrea, VI, 96}}
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=== Endecasillabo crescente===
Un ultimo tipo di endecasillabo a metà tra il canonico e il non canonico è quello detto "crescente". Questo tipo di metrica, già presente in epoca precedente, è stata resa famosa da [[Pascoli]] che ne fa uso in diversi casi e non solo usando l' endecasillabo:.
grazieGrazie a questo espediente il verso riesce in qualche modo a rientrare nella categoria dei "canonici" pur essendone al limite, come si può vedere in questo caso:
{{Quote|E non vedeva che a sé stesso il fiato</br>
cerulo, ognuno, e s'ascoltava il ''g'''emi'''to''</br>