Giuseppe Garibaldi: differenze tra le versioni

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[[File:Aspromonte .jpg|300px|thumb|left|Garibaldi ferito nell'Aspromonte]]
 
La cosiddetta [[giornata dell'Aspromonte]] fruttò al generale l'arresto. Venne imbarcato sulla pirofregata ''[[Duca di Genova (pirofregata)|Duca di Genova]]'', raggiungendo prima Scilla e poi il 2 settembre giunse a La Spezia venendo rinchiuso nel carcere del [[Varignano]].<ref>Venne alloggiato in un'ala della palazzina del comandante del carcere, contando altre cinque stanze per parenti e ufficiali che lo accompagnavano, si veda {{Cita|Scirocco|p. 324}}</ref>. Fu curato dai medici [[Di Negro]], [[Palasciano]] e [[Agostino Bertani|Bertani]], ma, in considerazione della sua notorietà, accorsero al suo capezzale [[Richard Partridge]] da [[Londra]], [[Nikolaj Ivanovič Pirogov]] dalla [[Russia]] e [[Auguste Nélaton]] dalla [[Francia]] <ref>M.Pia Spaggiari- Luoghi, Personaggi, Episodi del Risorgimento nella Provincia della Spezia - pag. 73 - Ambrosiana Arti grafiche -</ref>.
 
Vittorio Emanuele, per festeggiare il matrimonio della figlia Maria Pia con Guglielmo futuro [[re]] del [[Portogallo]] , concesse un'[[amnistia (diritto italiano)|amnistia]] contro i rivoltosi il 5 ottobre. Garibaldi il 22 fu trasportato all' Albergo "Città di Milano" e venne visitato da [[Auguste Nélaton]],<ref>{{Cita|Scirocco|p. 326}}</ref> che gli applicò uno specillo di propria invenzione in porcellana, che aveva la proprietà di individuare il piombo. La cosa rese possibile al chirurgo fiorentino [[Ferdinando Zannetti]] <ref>{{Cita|Mino|p.400}}</ref> di operarlo il 23 novembre per estrarre la palla di fucile. Venne trasportato sulla nave Sardegna per Caprera. In seguito partì per l'[[Inghilterra]]<ref>Sul ''Ripon'' partì alla volta di [[Southampton]] arrivandoci il 3 aprile, l'11 a [[Londra]], ritornando a Caprera il 9 maggio si veda {{Cita|Scirocco|pp. 330-333}}</ref>
 
Che il tentativo del [[1862]] fosse velleitario, lo provarono i successivi eventi del [[1867]]. Garibaldi promuove una raccolta che chiama «Obolo della Libertà» contrapponendolo all'«Obolo di San Pietro», e si interessa al centro insurrezionale romano, formando un Centro dell'emigrazione con sede a Firenze.<ref>{{Cita|Scirocco|p. 341}}</ref> Partecipò al Congresso internazionale della pace, il 9 settembre 1867 a [[Ginevra]], dove venne eletto presidente onorario.<ref>Presentò una mozione in cui si leggeva: «Lo schiavo solo ha il diritto di far la guerra al tiranno. È il solo caso in cui la guerra sia permessa» {{Cita|Montanelli|p. 513-514}}, testo completo (punto ''H'') in {{cita libro||Istituto per la storia del Risorgimento italiano |Rassegna storica del risorgimento, Volume 69 pag 166|1982|Instituto per la Storia Risorgimento Italiano||id=}}</ref>