Iti Bacci: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 37:
}}
==Biografia==
FuggìIrredentista, fuggì da [[Fiume (Croazia)|Fiume]] e si arruolò volontario nei bersaglieri italiani nella [[prima guerra mondiale]]. Finita la guerra fondò il quotidiano "La Vedetta" d'Italia", su posizioni nazionalistiche.
Nel [[1919]] prese parte all'[[impresa di Fiume]] insieme al fratello maggiore [[Icilio Bacci|Icilio]]. Aderì all'[[Associazione Nazionalista Italiana]] fino all'aprile 1922 e poida quella data al [[Partito Nazionale Fascista]]<ref> http://www.treccani.it/enciclopedia/iti-bacci_(Dizionario_Biografico)/</ref>, di cui fu vice segretario generale dal [[1930]] al 1931 e membro del [[Gran Consiglio del Fascismo]] dal 1930 al [[1932]].
 
Fu eletto [[deputato]] del Regno nel [[1929]] e riconfermato nel [[1934]]<ref> http://storia.camera.it/deputato/iti-bacci-18920715/leg-regno-XXVIII#nav</ref>.
 
Durante il periodo[[regime fascista]] fu molto impegnato come dirigente sportivo e tenne anche per qualche tempo la presidenza del [[CONI]], come commissario, fra il [[1930]] ed il [[1931]]. Acquisì al Coni il quotidiano "Il Littoriale"" di cui fu direttore.
 
Poi fu presidente dei Cantieri navali del [[Carnaro]]. Nel [[1939]] divenne consigliere nazionale della [[Camera dei Fasci e delle Corporazioni]], fino all'agosto 1943. Dopo l'8settembre8 settembre 1943 non aderì alla [[Repubblica sociale italiana]] e fu arrestato a Fiume dai tedeschi e liberato grazie all'interessamento del fratello Icilio, che era senatore.
 
==Note==