Battaglia di Alarcos: differenze tra le versioni

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Nel 1189 il califfo [[Almohade|almohade]] [[Abū Yūsuf Yaʿqūb|Abu Yusuf Ya'qub al-Mansur]] partì dalla capitale almohade [[Marrakesh]] per combattere i portoghesi che, con l'aiuto di una alleanza cristiana europea, si erano impadroniti [[Silves (Portogallo)|Silves]]. Dopo che riconquistò la città tornò nella sua capitale.<br>
Ne seguì armistizio tra gli Almohadi i re cristiani di [[regno di Castiglia|Castiglia]] e del [[Regno di León|León]]. Allo scadere della tregua, e avendo ricevuto notizia che Ya'qub era gravemente ammalato a Marrakesh e che suo fratello, Abu Yahya, governatore di [[Al-Andalus]] (Spagna islamica) aveva attraversato lo [[stretto di Gibilterra|stretto]] per proclamarsi califfo e prendere il controllo Marrakesh, [[Alfonso VIII di Castiglia]] decise di attaccare la regione di [[Siviglia]] nel 1194. Una forza militare guidata dall' arcivescovo di [[Toledo]] Martín López de Pisuerga (comprendente i militari dell'[[Ordine di Calatrava|Ordine militare di Calatrava]]), saccheggió la regione. Dopo aver sconfitto il suo ambizioso fratello, a Ya'qub al-Mansur non rimaneva altra scelta se non quella di preparare una spedizione contro i cristiani, che ora minacciavano le provincia settentrionale della Spagna islamica.<br>
Il primo giorno del giugno 1195 sbarcò a [[Tarifa]]. Passando attraverso la provincia di Siviglia, il grosso dell'esercito almohade raggiunse [[Cordova]] il 30 giugno, rafforzato dalle truppe dei governatori locali e da un contingente di cavalleria cristiana sotto Pedro Fernández de Castro, in ribellione contro il re castigliano. Il 4 luglio Ya'qub abbandonò Cordova, il suo esercito attraversò il valico di Muradal (Despeñaperros) e avanzò attraverso la piana di Salvatierra. Un distaccamento di cavalleria dell'Ordine di Calatrava, oltre ad alcuni cavalieri provenienti da castelli vicini, cercarono di raccogliere informazioni sull'esercito almohade, ma furono circondati da musulmani e quasi tutti sterminati, ma alcuni superstiti riuscirono a fornire informazioni al re castigliano.<br>
Alfonso raccolse le sue forze a Toledo e marciò verso sud, verso Alarcos (al-Arak, in arabo), nei pressi del fiume [[Guadiana]], un luogo che segnava il limite meridionale del suo regno e dove una fortezza era in fase di costruzione. Voleva bloccare l'accesso alla ricca valle del Tago, e non attese i rinforzi del re [[Alfonso IX di León]] e di [[Sancho VII di Navarra]]. Quando le truppe almohadi, il 16 luglio, arrivarono alla vista delle forze castigliane, Ya'qub al-Mansur Non ha accettò di combattere battaglia quel giorno, e nemmeno il giorno dopo, preferendo far riposare le sue forze, ma presto, il terzo giorno, mercoledì 18 luglio, l'esercito almohade si formò per la battaglia, intorno a una piccola collina chiamata La Cabeza.
 
==Battaglia==