Cultura del Castellaro Vecchio: differenze tra le versioni

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La '''cultura del Castellaro Vecchio '''(fine V millennio a.C.)<ref>La datazione al radiocarbonio  è stimata al 5568 +/- 30 a. C. ma non si accorderebbe con le calibrazioni ottenute  tramite dendrocronologia. Una data approssimativa potrebbe essere 4300 a. C. in relazione ad altri siti analizzati  ma questa data potrebbe essere rialzata di oltre 500 anni in rapporto alle correzioni suggerite dalla dendrocronologia. (Bernabò Brea L., Cavalier M.<em>, 1980)</em></ref> <sup> </sup>si sviluppa durante la prima fase del [[Neolitico Medio]] Medio alle [[Isole Eolie]]. Il nome deriva dall’omonima località sita in [[Quattropani]], frazione ubicata a NW dell’isola di [[Lipari (comune)|Lipari]] dove, durante gli scavi archeologici del 1956 e 1957, è stata evidenziata la presenza di un villaggio preistorico.<ref>Cavalier M., 1995</ref><ref name=":0">Bernabò Brea L., Cavalier M., 1957</ref><ref name=":1">http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/pdgeolie.html</ref>
 
Questa cultura è caratterizzata dalla produzione di una ceramica ad impasto bruno, decorata a crudo con incisioni e impressioni del cosiddetto stile di [[Stentinello]] come pure da una ceramica dipinta a tre colori fiamme o fasce di colore rosso marginate in nero su fondo crema (seconda fase del Neolitico Medio - prima metà IV millennio a.C.), nonché da una ceramica dipinta, molto fine, decorata con motivi derivati dal meandro o dalla spirale nel classico "stile di Serra d’Alto", dal nome di un insediamento nel territorio di [[Matera]] (terza fase del Neolitico Medio,  - metà IV millennio a.C.).