Complesso di San Fantino: differenze tra le versioni
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==Storia==
Le prime notizie su una chiesa dedicata a [[Fantino il Vecchio|
Si suppone che dal [[IX secolo]], e fino alla distruzione della città, il vescovo della [[diocesi di Tauriana]] risiedesse nella chiesa di San Fantino<ref>{{Cita|Mazza|pag. 19|Fulvio Mazza, 2004}}</ref>, dando pertanto al luogo di culto il titolo di [[cattedrale]]. La [[basilica]] andò appunto distrutta nel [[951]], a seguito dell'incursione [[saraceni|saracena]] che mise a ferro e fuoco la città, costringendo la popolazione a trovare rifugio nei centri vicini<ref name=PALEOCRISTIANA>{{cita web|url=http://www.arteculturafotoin.it/il_tempio_di_san_fantino.html|titolo=Il Tempio Di San Fantino|accesso=6 maggio 2013}}</ref>. Pertanto nel [[1080]] la [[diocesi di Tauriana]] fu soppressa ed il suo territorio fu incorporato in quello della nuova [[Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea|diocesi di Mileto]], fondata da [[Ruggero I d'Altavilla]] come capitale del suo regno.
Altre fonti non sembrano confermare l'ipotesi della distruzione della cattedrale, con sede vescovile vacante, nel [[X secolo]] poiché vi era una gerarchia diocesana, in piena attività con vescovo e clero canonicamente organizzato fino al [[1067]]<ref name="PALEOCRISTIANA"/>, e si [[Liturgia|officiava]] regolarmente la [[cattedrale]] fino agli anni [[1112]]-[[1113]]<ref>{{cita|Minuto|p. 324}}</ref>. Nell'[[XI secolo]] si ha poi notizia che i [[monaco basiliano|monaci basiliani]] ricostruirono un'[[abbazia]] nel luogo dove sorgeva l'antica [[cattedrale]], e la dedicarono sempre a [[Fantino il Vecchio|
Nel [[XV secolo]], per l'esiguo numero di [[monaco basiliano|monaci basiliani]] che vi vivevano, il [[convento]] di [[Fantino il Vecchio|
Nel [[1552]] la chiesa venne riedificata, con [[bolla pontificia|bolla]] rilascia il 29 settembre [[1542]] da [[papa Paolo III]]<ref name="DS"/>, dal feudatario di Palmi, il [[conte]] di [[Seminara]] Pietro Antonio Spinelli<ref name="DS"/>. La chiesa, con annesso un [[convento]] di [[monaco basiliano|monache basiliane]], fu dedicata a "[[Festa di Maria Santissima dell'Alto Mare (Taureana)|SS. Maria dell'Alto Mare]]" e risultava ''jus patronato'' della famiglia Spinelli<ref name=DS>{{Cita|De Salvo|pagg. 148-149|Antonio De Salvo, 1899}}</ref>. Le indicazioni di come fosse la chiesa del tempo, al cui fianco sorgeva un piccolo monastero<ref name="MTN"/>, sono contenute in una [[platea]] redatta nel [[1645]] dal notaio Marcantonio De Paola di [[Seminara]]<ref name="MTN"/><ref>Si trattava di una chiesa a [[croce greca]] con due archi di fabbrica, orientata verso nord ovest-sud est, con l'ingresso principale rivolto verso la [[Torre Saracena (Palmi)|torre di Pietrenere]].</ref>. Successivamente la chiesa venne menzionata, nel [[1740]], nella [[Testimonianza|deposizione]] dell'arciprete della [[Concattedrale di San Nicola (Palmi)|parrocchia di San Nicola]], don Bruno Trifiletti, per l'elevazione della chiesa Madre di [[Palmi]] a [[collegiata]]<ref>{{Cita|De Salvo|pag. 237|Antonio De Salvo, 1899}}</ref><ref>L'autore del memoriale riferisce che il luogo di culto era «ubicata fuori le mure della città di Palme».</ref>.
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===La cripta di San Fantino===
La [[cripta]] è il luogo dove era inizialmente posta l'[[urna]] con le spoglie di [[Fantino il Vecchio|
La sua struttura assomiglia a quella di una [[vasca]]. Le due [[parete|pareti]] [[longitudine|longitudinali]] sono scandite ciascuna da quattro [[arco cieco|archi ciechi]]. Anche nella parete orientale vi è un arco cieco delineato a [[diaframma]] nel [[muro]]. Nel suo fondo reca, in alto, un'apertura trapezoidale che era la parte terminale, verso l'interno, di una condotta d'acqua affluente dall'esterno. Alcune iscrizioni, del [[IV secolo]], fanno presupporre una utilizzazione dell'ambiente come luogo di sepoltura cristiano.
Le pareti e la [[volta (architettura)|volta]] sono in opera [[laterizio|laterizia]] mista. Molti [[mattone|mattoni]] recano dei bolli di fabbrica con la scritta "''TAYPIANOIM''" e "''APMOAICKOY''"<ref name="PALEOCRISTIANA"/>. Come detto la cripta è citata nel "''bios di [[Fantino il Vecchio|
==La nuova chiesa parrocchiale==
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|SiglaStato = ITA
|Religione = [[Chiesa cattolica|cattolica]]
|DedicatoA = [[Fantino il Vecchio|
|Diocesi = [[Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi]]
|AnnoConsacr = [[1953]]
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Al suo interno la chiesa è costituita da un'unica [[navata]]. Nella parete destra è collocata una mensola, sopra la quale è posta una [[statua]] [[legno|lignea]] di ''[[Fantino il Vecchio|San Fantino]]'', ed un ''[[crocifisso]]'' ligneo. Nella parte sinistra invece vi un'altra mensola che sorregge una statua di ''[[San Filippo Neri]]'', eseguita dall'artista [[Luigi Santifaller]] di [[Ortisei]]. Accanto alla statua si trova un quadro dell'''[[Immacolata Concezione]] con a fianco i santi [[San Giacomo|Giacomo]] e [[Fantino il Vecchio|Fantino]]''<ref>Sullo sfondo del dipinto, dietro le tre sacre figure, è rappresentata la rada del [[Lido di Palmi]].</ref>, databile al [[XVIII secolo]]. La tela venne commissionata dalla famiglia Spinelli, feudataria di [[Palmi]]<ref>Difatti nel dipinto sono impresse la armi di casa Spinelli.</ref>.
Sopra il [[presbiterio]] vi è l'[[altare maggiore]] nel quale è collocata, centralmente, una statua lignea di ''[[Festa di Maria Santissima dell'Alto Mare (Taureana)|Maria Santissima dell'Alto Mare]]'' e, lateralmente, un'[[icona]] di ''[[Fantino il Vecchio|
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===Festività e ricorrenze===
{{Vedi anche|Festa di Maria Santissima dell'Alto Mare (Taureana)}}
Annualmente, nella nuova chiesa parrocchiale di [[Fantino il Vecchio|
== Note ==
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[[Categoria:Chiese di Palmi|San Fantino]]
[[Categoria:Chiese scomparse]]
[[Categoria:Chiese dedicate a
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