Selknam: differenze tra le versioni

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Secondo ''Juan Damianovic''<ref>"Realidad Sanitaria de la poblaciòn indigena de la zona austral antàrtica", supplemento della "Revista Chilena de Higiene y Medicina Preventiva" (Santiago, 1948)</ref>, in base a un'indagine demografica sullo stato sanitario dei Fuegini, ne restavano solo alcuni piccoli gruppi in via di completa estinzione, come gli Alakaluf, nella regione dello Stretto di Magellano, al Sud del [[golfo di Penas]] e nei dintorni di Punta Arenas ([[isola Dawson]], Fuerte Bulnes, isola di Riesco, [[Puerto Natales]]), gli Yaghan o Yàmana nelle isole Navarino e nella zona del [[Canale di Beagle]], infine gli Ona dell'isola Grande (Terra del Fuoco). Queste popolazioni contavano ormai solo rispettivamente 120, 61 e 44 individui. Alla fine dell'Ottocento, secondo il censimento della [[missione salesiana]] che si era installata nella Terra del Fuoco nel [[1893]], i Selk'nam erano 3000. Un gruppo di Ona catturato dai coloni venne esposto da un impresario alla Esposizione di Parigi nel [[1889]].
 
=== Estinzione ===
L'[[estinzione]] dei Selk'nam come popolo, o meglio come società organizzata, risale alla metà del XX sec. Le notizie concernenti la morte dell'ultimo rappresentante che avrebbe determinato la definitiva estinzione della tribù non sono chiaramente verificabili. Nel maggio 1974 morì l'ultima donna Selknam: Angela Loij, di sangue interamente indio, scomparsa proprio nel periodo in cui [[Bruce Chatwin]] metteva piede per la prima volta nell'isola della Terra del Fuoco. Secondo l'antropologo Miguel Angel Palermo l'ultimo Ona sarebbe deceduto nel [[1995]]. Enriqueta Gastelumedi, morta a [[Ushuaia]], all'età di 91 anni, il 30 agosto [[2004]], era figlia di madre [[indigena]] e [[padre]] spagnolo. Conosciuta come “india Varela”, era una scultrice dedita all'intarsio della ''lenga'', il legno della Terra del Fuoco, attraverso cui faceva riaffiorare i simboli della [[cultura]] Ona. Molte delle sue opere sono conservate a Usuhaia presso il "Museo della fine del mondo", altre sono state vendute dall'[[artista]] a turisti europei e americani per mantenere la sua famiglia.<ref>Si veda l'articolo pubblicato su "La Repubblica", 10 settembre 2004</ref>
 
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Risalgono al [[7.000 a.C.]] i più antichi insediamenti ritrovati sulle rive del canale di Beagle, all'estremità meridionale della Terra del Fuoco (sito Tunel I) dove l'alimentazione base è costituita da Guanaco e molluschi.
Fino a poco tempo fa si riteneva che i primi abitatori delle rive del canale di Beagle fossero stati i canoe Indians, ma questo ritrovamento conferisce la primogenitura ai Selk'nam.
Gli Yamana arrivarono fra [[6.500]] e [[6.000]] anni a.C. già pienamente adattati alla vita marittima, secondo ''Anne Chapman''. I loro siti più interessanti e completi sono sui [[litorali]] dell'isola di Navarino, ma sono più recenti.
Le separazione dell'Isola Grande della Terra del Fuoco dal Continente risale al 6.000/5.000 a.C. ed è dovuta all'innalzamento del livello del mare che ha
formato i bassi fondali delle due strettoie di Magellano (attualmente meno di 100 metri di profondità) e definitivamente allagato le paludi intermedie.
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* [[1952]], D. HAMMERLY DUPUY, ''Los pueblos Canoeros de Fuego-patagonia y los limites del habitat Alakalauf'', Runa, V, Buenos Aires
 
=== Approfondimenti ===
* [[Lucas Bridges]], ''Ultimo confine del mondo'', Einaudi, 2009