La grande bellezza: differenze tra le versioni

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=== Incassi ===
 
Nella prima settimana di programmazione in Italia il film ha incassato {{formatnum:2262228}} €. L'incasso totale è stato di {{formatnum:6694548}} €<ref>[http://www.movieplayer.it/film/la-grande-bellezza_32975/incassi/ Dettagli degli incassi su MoviePlayer].</ref>. Dopo la ridistribuzione nelle sale, il film raggiunge un incasso di {{formatnum:7096059}} €.<ref>{{cita newsweb|url=http://www.asca.it/news-Cinema____La_grande_bellezza___supera_i_7_mln_euro_d_incasso-1363896-ATT.html|titolo=Cinema: ''La grande bellezza'' supera i 7 mln euro d'incasso|editore=asca.it|data=13 febbraio 2014|accesso=4 marzo 2014}}</ref>
 
=== Critica ===
È stato osservato che mentre la [[critica cinematografica]] internazionale ha giudicato in genere positivamente il film di Sorrentino, quella italiana si è divisa in giudizi severi:
{{Quote|Magari ''La grande bellezza'' si accontentasse di essere un brutto film. È piuttosto "un'esperienza emotiva inedita", come ha scritto [[Walter Veltroni]] sul ''Messaggero'' di ieri.<ref name= delbecchi > {{cita newsweb|autore=Nanni Delbecchi|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/30/la-grande-bellezza-come-la-dolce-vita-ma-per-favore/611150/|titolo=La grande bellezza come La dolce vita? Ma per favore|pubblicazioneeditore=[[Il Fatto Quotidiano]]ilfattoquotidiano.it|data=30 maggio 2013|accesso=3 marzo 2014}} </ref> |Nanni Delbecchi, recensione su ''[[Il Fatto Quotidiano]]'', 30 maggio 2013}}
o di grande apprezzamento:
{{Quote|È un film disorganico, opulento, frammentario e sfacciato, ma anche bello da ridurti in lacrime, questo omaggio alla Capitale firmato da Paolo Sorrentino.<ref>{{cita web|autore=Alessia Starace|url=http://www.movieplayer.it/film/articoli/recensione-la-grande-bellezza_10855/|titolo=Recensione La grande bellezza (2013)|accesso=3 marzo 2014|editore=Movieplayer.it}}</ref>|Alessia Starace, recensione su ''Movieplayer.it'', 21 maggio 2013}}
Contrasto di giudizi che è stato variamente interpretato,<ref>{{cita newsweb|autore=Beppe Severgnini|http://www.corriere.it/spettacoli/14_gennaio_13/perche-la-grande-bellezza-piace-tanto-stranieri-lascia-perplessi-alcuni-italiani-9ca63758-7c62-11e3-bc95-3898e25f75f1.shtml|titolo=Perché «La Grande Bellezza» piace tanto
agli stranieri (e lascia perplessi alcuni italiani)?|pubblicazioneeditore=[[Corriere della Sera|CorrieredellaSeracorriere.it]]|data=13 gennaio 2014|accesso=3 marzo 2014}}</ref> ma che nelle valutazioni negative sembra ricollegarsi al motivo ricorrente della supposta presunzione ed ambizione del regista di proporre una sua visione, quasi un seguito de ''[[La dolce vita]]'' di [[Federico Fellini]],<ref>{{cita newsweb|autore=Carlo Rienzi|url=http://www.huffingtonpost.it/carlo-rienzi/la-grande-bellezza-e-una-grande-delusione_b_4588987.html|titolo=La grande bellezza ... è una grande delusione|pubblicazioneeditore=L'Huffington Posthuffingtonpost.it|data=13 gennaio 2014|accesso=3 marzo 2014}} </ref> che trova invece accoglienza nell'immaginario degli spettatori stranieri che apprezzano questa riproposizione. Viene però notato che in realtà:
{{Quote|''La grande bellezza'' sta a ''La dolce vita'' come la via Veneto di oggi sta alla via Veneto del 1959. Adesso è solo una strada di hotel di lusso dove è vano ricercare il clima notturno di un tempo: i caffè affollati di artisti e intellettuali, le scorribande di divi e fotografi, i night-club frequentati da una variegata fauna di nobili, perdigiorno e letterati.<ref>{{cita newsweb|autore=Alessandra Levantesi Kezisch|url=http://www.lastampa.it/2013/05/21/spettacoli/festival-di-cannes/2013/caro-sorrentino-l-italia-di-oggi-non-e-all-altezza-della-dolce-vita-w2GtYqqpa20ZEEeZSHWbHI/pagina.html|titolo=Caro Sorrentino, l’Italia di oggi
non è all’altezza della “Dolce"Dolce vita”vita"|pubblicazioneeditore=[[La Stampa]]lastampa.it|data=21 maggio 2013|accesso=3 marzo 2014}}</ref>|Alessandra Levantesi Kezich, recensione su ''[[La Stampa]]'', 21 maggio 2013}}
{{Quote|''La dolce vita'' è entrato nella storia perché fu un corto circuito tra l'immaginazione di Fellini e una Roma vera, viva, esagerata, in un certo senso già felliniana di suo. I paparazzi e i divi c'erano davvero, gli scrittori di talento che si dissipavano e lavoravano per il cinema pure [...].<ref name= delbecchi />|Nanni Delbecchi, recensione su ''[[Il Fatto Quotidiano]]'', 30 maggio 2013}}
Si rimprovera inoltre al regista una compassata freddezza e distanza dai personaggi della sua storia e dalla bellezza di Roma che è la grande protagonista incombente in tutto il film:
{{Quote|Il Fellini della Dolce vita, cui si pensa immancabilmente, aveva una pietas profonda verso i suoi personaggi, e quella compassione permetteva allo spettatore di allora come di adesso, di agire una qualche proiezione emotiva. La grande bellezza di Sorrentino è invece abissale, freddissima, distanziata, un ologramma sullo sfondo.<ref>{{cita web|autore=Dario Zonta|url=http://www.mymovies.it/film/2013/lagrandebellezza/|titolo=Un carnevale escheriano, mai realmente tragico ma solo miseramente grottesco|accesso=3 marzo 2014|editore=[[MyMovies]]}}</ref>|Dario Zonta, recensione su ''MyMovies''}}
Per altri invece proprio la rivisitazione dei temi felliniani nella visione di Sorrentino costituisce il maggior titolo di merito del film:
{{Quote|Con tutte le rughe, gli eccessi, la sovrabbondanza di scene e "finali", il difficile paragone con Fellini e quant'altro gli si voglia attribuire come difetto io da semplice appassionato spettatore dico Capolavoro Indimenticabile!! Perché davvero emozionante e sincero.<ref>{{cita newsweb|autore=Luciano Stella|url=http://www.huffingtonpost.it/luciano-stella/grande-bellezza-e-grande-emozione-perche-tante-critiche_b_4617328.html|titolo=Grande Bellezza e Grande Emozione (perché tante critiche?)|pubblicazioneeditore=L'Huffington Posthuffingtonpost.it|data=17 gennaio 2014|accesso=3 marzo 2014}}</ref>|Luciano Stella, recensione su ''L'Huffington Post'', 17 gennaio 2014}}
 
Mariarosa Mancuso su ''[[Il Foglio]]'' fa notare come nelle scene degli incontri e delle feste sulle terrazze romane non sia stato incluso nessun personaggio che abbia a che fare con la politica,<ref>{{cita web|autore=Mariarosa Mancuso|url=http://www.ilfoglio.it/cinemamancuso/893|titolo=La grande bellezza|data=25 maggio 2013|accesso=4 marzo 2014|editore=IlFoglioilfoglio.it}}</ref> a differenza, ad esempio, de ''[[La terrazza]]'' di [[Ettore Scola]], a cui la pellicola di Sorrentino è stata paragonata:
«[Nel film di Scola] la politica e cultura erano già un pretesto di vite intaccate da indifferenza e corruzione.»<ref>[[Natalia Aspesi]], ''La Repubblica'', 21 maggio 2013.</ref>