Partito della Rifondazione Comunista: differenze tra le versioni

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=== Dalle origini alle dimissioni di Garavini (1991-1993) ===
{{vedi anche|Svolta della Bolognina|Storia del Partito della Rifondazione Comunista (1991-1993)}}
Il PRC nasce inizialmente come [[Movimento per la Rifondazione Comunista]] (MRC) nel febbraio [[1991]] a [[Rimini]] dove si svolge il XX e ultimo congresso del [[Partito Comunista Italiano]]. I fondatori del MRC cercano di mantenere logo e denominazione del vecchio PCI, ma quest'ultimo si trasforma ufficialmente in [[Partito Democratico della Sinistra]], che ne è l'erede legale. Così si opta per assumere, come nome del partito, quello della mozione che si opponeva allo scioglimento: "Rifondazione Comunista". I Cofondatori sono [[Armando Cossutta]], [[Ersilia Salvato]], [[Lucio Libertini]] e [[Sergio Garavini]] che viene eletto coordinatore nazionale.
 
Rifondazione acquisisce le sue prime rappresentanze parlamentari quando, il 14 maggio [[1991]], [[Lucio Magri]] e [[Luciana Castellina]] lasciano rispettivamente il gruppo parlamentare del PDS alla [[Camera dei Deputati|Camera]] e al [[Parlamento Europeo]] e, insieme al gruppo proveniente dal [[Partito di Unità Proletaria per il comunismo]], aderiscono al movimento. Qualche giorno dopo, il 9 giugno, l'ottavo congresso di [[Democrazia Proletaria]], allora guidata da [[Giovanni Russo Spena]], decide lo scioglimento del partito: la maggioranza dei dirigenti, formalmente a titolo individuale, aderisce al Movimento per la Rifondazione. Poco dopo confluisce nel MRC anche il [[Partito Comunista d'Italia (marxista-leninista) - Linea Rossa]]. Alle elezioni amministrative ed in quelle regionali siciliane Rifondazione ottiene circa il 6% dei consensi.