Paradiso - Canto ventesimo: differenze tra le versioni
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Il '''canto ventesimo''' del ''[[Paradiso (Divina Commedia)|Paradiso]]'' di [[Dante Alighieri]] si svolge nel [[cieli del Paradiso|cielo di Giove]], ove risiedono gli spiriti dei principi [[giustizia|giusti]]; siamo nel pomeriggio del 14 aprile [[1300]], o secondo altri commentatori del 31 marzo [[1300]].
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*uno è un personaggio letterario:
**Rifeo, il più rigido osservante della giustizia.
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Dopo l'[[enumerazione (figura retorica)|enumerazione]] dei giusti, in Dante sorgono dei dubbi che, benché sappia siano chiaramente visibili ai beati, egli si affretta ad esprimere, facendo illuminarsi di gioia l'Aquila per il piacere di rispondergli. Egli chiede come sia possibile che si trovino nel [[Paradiso]] le due anime di Rifeo e Traiano, che furono [[paganesimo|pagane]]. L'Aquila allora risponde che essi non morirono, come egli crede, pagani, ma [[cristiano (religione)|cristiani]], avendo creduto l'uno in Cristo venturo e l'altro in Cristo venuto. Poi dedica quattro terzine a ciascuno di essi:
*Traiano tornò dall'[[Inferno]] per le fervide preghiere di [[Papa Gregorio I|san Gregorio Magno]], che ottenne da Dio che egli risuscitasse per breve tempo, e in quel tempo si accese tanto di amore divino da guadagnarsi la beatitudine alla seconda morte.
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