Mein Kampf: differenze tra le versioni

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[[Hitler]] s'impegnò nella stesura del programma politico, trascritto nel libro da [[Rudolf Hess|Hess]], durante la sua reclusione, iniziata il 1º aprile [[1924]] per reato d'insurrezione, e successivamente, dopo la sua liberazione il 20 dicembre dello stesso anno, sull'[[Obersalzberg]]. Secondo uno studio universitario, basato anche su un racconto di [[Otto Strasser]]<ref>{{cita|Otto Strasser|p. 215|Strasser}}</ref> e pubblicato in associazione col [[United States Holocaust Memorial Museum|museo commemorativo dell'olocausto degli Stati Uniti d'America]]<ref>{{cita|Kevin Spicer||Spicer}}</ref>, nella redazione del ''Mein kampf'', in particolare nella fase di correzione delle bozze, Hitler fu aiutato dal cappellano del carcere di [[Landsberg am Lech]], [[Bernhard Stempfle]]<ref>{{cita|Othmar Plöckinger|pp. 133–141|Plöckinger}}</ref><ref>{{cita|Giorgio Galli|p. 47|Galli2002}}</ref>, che fu vittima di omicidio nella [[notte dei lunghi coltelli]] del 1934<ref>{{cita web|url=http://www.lager.it/notte_lunghi_coltelli.html|titolo=La notte dei lunghi coltelli - Nacht der langen Messer|editore=lager.it|accesso=15 marzo 2014}}</ref><ref>{{en}}''[http://www.spartacus.schoolnet.co.uk/GERmaurice.htm Emil Maurice]'' in [http://www.spartacus.schoolnet.co.uk Spartacus Educational]</ref> poiché, avendo eliminato verbosità, inesattezze e banalità infantili, avrebbe potuto rivelare le debolezze dell'autore<ref name="Studio">{{cita web|url=http://www.rivistastudio.com/articoli/mein-kampf-royalties|titolo=Mein copyright|autore=Pietro Minto|editore=rivistastudio.com|data=18 giugno 2012|accesso=15 marzo 2014}}</ref>.
 
Il primo volume, intitolato ''Eine Abrechnung'' ("Resoconto") fu pubblicato il 18 luglio [[1925]]; il secondo, ''Die nationalsozialistische Bewegung'' ("Il movimento nazional-socialista"), nel [[1926]]. Il titolo originale scelto da Hitler era "Quattro anni e mezzo di lotta contro menzogna, stupidità e codardia" ma il responsabile della casa editrice, [[Max Amann (militare)|Max Amann]]<ref>Biografia di'' [http://www.olokaustos.org/bionazi/leaders/amann.htm Max Amann] ''a cura di [http://www.olokaustos.org Olokaustos]</ref>, lo convinse, con la persuasione del comandante di compagnia a cui era avezzo pure con lui fin dai tempi della [[prima guerra mondiale]], a sintetizzarlo in ''Mein Kampf'' ("La mia lotta" o "La mia battaglia")<ref>{{Citacita web|url = http://www.nytimes.com/books/98/06/28/bookend/bookend.html|titolo = Guess Who's on the Backlist|autore = Richard Cohen|editore = [[The New York Times]]|data = 28 giugno 1998|lingua=en|accesso =16 13marzo ottobre 2013|lingua = en2014}}</ref>. Nel [[1930]] il libro era venduto al prezzo di 12 [[reichsmark]] e veniva stampato nel formato 12 x 18,9 centimetri, lo stesso normalmente adoperato per la [[Bibbia]]<ref name="unipi" />.
 
==Analisi==
''Mein Kampf'' è stato studiato come un'opera di [[filosofia politica]]. Per esempio, Hitler rivela il suo odio per ciò che riteneva fossero i due mali gemelli del mondo: [[comunismo]] ed [[ebraismo]]. Il nuovo territorio di cui la Germania aveva bisogno avrebbe realizzato nella giusta maniera il "destino storico" del popolo tedesco; tale obiettivo, a cui Hitler si riferiva parlando del ''[[Lebensraum]]'' (spazio vitale), spiega perché Hitler, con modi aggressivi, volle estendere la Germania ad est e, in particolar modo, invadere la [[Occupazione tedesca della Cecoslovacchia|Cecoslovacchia]] e la [[campagna di Polonia|Polonia]], prima ancora di lanciare il suo attacco contro la [[Operazione Barbarossa|Russia]]. Nel libro Hitler sostiene apertamente che in futuro la Germania "dovrà mentire nella conquista dei territori ad est a spese della Russia<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://ww2history.com/experts/Sir_Ian_Kershaw/Hitler_s_expansionist_aims|titolo=Hitler’s expansionist aims|autore=Ian Kershaw|accesso=16 marzo 2014}}</ref>.
 
Nel corso dell'opera, Hitler evidenzia le sofferenze politiche del [[cancelliere#Capo del governo|cancelliere]] tedesco nel [[Reichstag (istituzione)|parlamento]] della [[Repubblica di Weimar]] e inveisce contro gli [[ebrei]] e i [[socialdemocrazia|socialdemocratici]], così come i [[marxismo|marxisti]]. Annuncia di voler distruggere completamente il [[sistema parlamentare]] ritenendolo per lo più corrotto, sulla base del principio secondo cui i detentori del potere sono [[trasformismo (politica)|opportunisti]] per natura.