A Silvia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Sofocle77 (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Sofocle77 (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Riga 22:
 
==Sull'identificazione di Silvia==
Come si è detto, una certa consuetudine storica e romanzesca ha da sempre identificato Silvia in Teresa Fattorini<ref>la questione è riassunta in G. Leopardi, Canti, a cura di F. Gavazzeni e M. M. Lombardi, Milano, Rizzoli, 2004, p. 395</ref><ref>Giuseppe De Robertis, tuttavia, scriveva in nota: «Teresa Fattorini, figliuola del cocchiere di casa Leopardi. Ma importava proprio dirlo? Silvia è soltanto un simbolo, e un divino simbolo, della morte della giovinezza e delle speranze»(in G. Leopardi, ''Canti'', Milano, Mondadori, 1978, p. 273).</ref> figlia del cocchiere di casa Leopardi, nata nel [[1797]] e morta prematuramente a causa della [[turbercolositubercolosi]] nel [[1818]], poiché su di lei Leopardi scriveva nel giovanile abbozzo autobiografico ''Ricordi d'infanzia e di adolescenza'',<ref>Tale abbozzo è altrimenti noto come ''Vita abbozzata di Silvio Sarno'', titolo desunto da quello del ''Supplemento alla vita abbozzata di Silvio Sarno (di Ruggiero, o Ranuccio, Vanni da Belcolle)''</ref> scritto tra maggio e marzo del 1819:<ref>Pubblicato solo nel 1906 negli ''Scritti vari inediti di Giacomo Leopardi dalle carte napoletane'' a Firenze per Le Monnier editore.</ref>
{{Citazione|storia di Teresa da me poco conosciuta e interesse ch'io ne prendeva come di tutti i morti giovani in quello aspettar la morte per me<ref>G. Leopardi, ''Tutte le poesie e tutte le prose'', a cura di L. Felici e E. Trevi, Roma, Newton Compton, 2001, p. 1103.</ref>}}
anche soffermandosi sui suoi ultimi dolorosi istanti di vita: