Paolo Farinati: differenze tra le versioni

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La sua attività spaziò sui vari versanti della pittura, dell'incisione, della scultura e della decorazione architettonica. Sono oltre cinquecento i disegni sparsi nei principali musei del mondo, di cui il nucleo più consistente è conservato al [[Museo del Louvre]]. Molti dei suoi disegni furono acquistati in [[Francia]] ed in [[Inghilterra]].
 
Il suo "marchio di fabbrica"emblema era la [[chiocciola]], che spesso compare come firma sui propri dipinti o su quelli del figlio Orazio.
 
==Bibliografia consigliatarecente==
*''Paolo Farinati 1524-1606. Dipinti, incisioni e disegni per l’architettura'', catalogo della mostra a cura di G. Marini, P. Marini e F. Rossi (Verona), Venezia 2005
*Pia Balestrieri, ''Gli stemmi veronesi e di Padova dipinti da Paolo Farinati'', in Vita veronese, 8, 1955, pp. 138-141.
* ''Da Veronese a Farinati. Storia, conservazione e diagnostica al Museo di Castelvecchio di Verona'', a cura di P. Marini e L. Olivato, con la collaborazione di M. Molteni, Treviso 2010
* Lionello Puppi,'' Appunti su Paolo Farinati'', Arte veneta, 17, 1963 (1964), pp. 106-118.
* D. Dossi, ''Paragoni di Paolo e Orazio Farinati'', in Paragone, 64, 2013, 112, pp. 22-31.
* Giovanna Baldissin Molli, ''Paolo Farinati e gli affreschi della Chiesa dei Santi Nazaro e Celso a Verona'', in Arte veneta, 38, 1984 (1985), pp. 31-45.
* Giovanna Baldissin Molli, ''Qualche riflessione su un quadro poco noto e un disegno inedito di Paolo Farinati'', in Arte veneta, 39, 1985 (1986), pp. 47-54.
* Giovanna Baldissin Molli, ''L’iconografia di S. Francesco nei dipinti e nei disegni di Paolo Farinati'', in Le Venezie francescane, 4, 1987, 2, pp. 105-136.
* Giovanna Baldissin Molli, ''Un fregio poco conosciuto e un quadro inedito di Paolo Farinati'', in Arte veneta, 42, 1988 (1989), pp. 98-111.
 
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