Forte San Procolo: differenze tra le versioni
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Si tratta di un grande [[Fortezza|forte]] a tracciato poligonale con [[ridotta|ridotto]] centrale: impianto ettagonale asimmetrico, con [[ridotta|ridotto]] centrale a corte, su pianta quadrata. Il forte è situato nel settore settentrionale, accanto alla riva destra dell'[[Adige]], davanti al fronte [[Bastione di San Procolo|bastionato San Procolo]]-[[Bastione di Spagna|Spagna]]; la posizione è connessa al sistema della cinta magistrale. Al piede del ciglione di San Massimo, verso il [[Bastione di San Procolo]], si estendeva un avvallamento, favorevole al nemico, che poteva essere battuto solo con un grande angolo di depressione dalle [[artiglieria|artiglierie]] della cinta; ciò rappresentava un pericolo per le sortite, che sarebbero state contrastate anche dalle batterie avversarie posizionate sulla riva opposta dell'Adige. Le [[artiglieria|artiglierie]] del forte, poste sul ramparo ettagonale, potevano battere l'intero giro d'orizzonte, eliminando ogni svantaggio, tattico e balistico. Il progetto iniziale del Forte San Procolo può essere attribuito a [[Franz von Scholl]]. Il grande forte avrebbe completato il sistema di destra d'Adige, finalizzato alla difesa indiretta della spianata e del ciglione Santa Lucia-San Massimo, assieme agli altri due capisaldi avanzati di [[forte Santa Caterina (Verona)|Santa Caterina]] e di [[forte Porta Nuova|Porta Nuova]]. L'idea non venne attuata, e dopo la morte di [[Franz von Scholl|Scholl]] ([[1838]]), il progetto del Forte San Procolo venne posto in opera dal [[maggiore]] ingegnere [[Johann von Hlavaty]], direttore dei lavori di [[fortificazione]] a [[Verona]].
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