Fortezza Vecchia: differenze tra le versioni

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Nel [[1405]], quando Livorno passò sotto il potere di [[Genova]], vi furono costruiti tre fortini sui tre lati del mare per alloggiarvi le bombarde ed altre bocche da fuoco su tutti i lati; inoltre, le mura sul lato di terra vennero rastremate e rinforzate all'esterno con scarpate per sostenere il fuoco nemico, mentre la merlatura fu sostituita da merloni stondati, tagliati nel parapetto, più adatti a deviare i colpi delle bombarde e spingarde. Attualmente costituisce l'avancorpo aggettante verso il mare su cui s'innesta il bastione della Canaviglia alla Bocca della Darsena. Vi si accede dall'ingresso attualmente usato per le visite turistiche.
 
[[Immagine:Livorno-Fortezzavecchia2.JPG|thumb|left|250px|Il [[bastione]] della Capitana e il [[Maschio (architettura)|Mastio]] di Matilde]]
 
La fortezza vera e propria risale tuttavia al [[XVI secolo]], quando i [[Medici]], divenuti padroni del castello di Livorno, avviarono un'importante trasformazione delle strutture preesistenti.
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==Descrizione==
[[Immagine:Livorno bastioni della Fortezza Vecchia.JPG|thumb|250px|right|Bastione dell'Ampolletta]]
[[Immagine:Livorno Fortezza Vecchia vista dal porto.JPG|thumb|250px|right|Bastione della Canaviglia]]
 
La Fortezza Vecchia presenta una forma asimmetrica ed è costituita da tre bastioni (l'Ampolletta rivolto verso la città, la Canaviglia verso il porto e la Capitana verso nord est), sebbene inizialmente ne fosse previsto anche un quarto rivolto a nord ovest, verso il mare aperto. I bastioni che, come le cortine murarie, sono rivestiti in mattoni hanno la caratteristica forma "a cuore" sperimentata dai fratelli Sangallo. Sugli angoli dei bastioni della Canaviglia e dell'Ampolletta, ora sostituiti da copie in marmo, erano apposti due grossi mascheroni in bronzo in forma di teste leonine (attualmente esposti nell'ingresso del [[Palazzo Granducale (Livorno)|Palazzo Granducale]]), opera di [[Pietro Tacca]] ed allievi, alle cui campanelle venivano ormeggiate le galee capitane dei [[Ordine di Santo Stefano Papa e Martire|cavalieri di Santo Stefano]].
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== Curiosità ==
[[File:Fortezza Vecchia, Livorno 1.JPG|thumb|250px|right|Il [[Palazzo Mediceo]] visto dal bastione della Canaviglia]]
 
Una tradizione locale, riportata da [[Giuseppe Vivoli]] nei suoi "Annali" della città, racconta che nella volta di una galleria della fortezza si trovasse un'antichissima iscrizione che diceva: "Io Coscetto da Colle fui il primo a salire sulle mura di Gerusalemme", alludendo alla prima Crociata in Terrasanta. Tale racconto è storicamente infondato, poiché se tale targa venisse reperita sarebbe in assoluto la prima iscrizione conosciuta in italiano volgare e, poiché al tempo delle Crociate la fortezza non era ancora costruita, si sarebbe, caso mai, trovata originariamente nell'antica torre quadrata, inglobata nella Quadratura dei Pisani.