Binge drinking: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m ortografia |
|||
Riga 90:
{{quote|Nella terapia delle tossicomanie o dell'alcolismo si usa un de-condizionamento che prevede la somministrazione di una frustrazione sottesa alla messa in atto del comportamento non accettato (es. astinenza); il “lavaggio del cervello” consiste nel privare l'individuo delle sue capacità critiche tramite l'isolamento, la deprivazione delle libertà personali, l'indottrinamento continuo e la continua somministrazione di farmaci psicotropi|Canevicci<ref>Canavicci M., Piccolo dizionario di criminologia, Roma, Edup, 1999, p. 22</ref>}}
A causa dei rischi cui incorrono gli adolescenti nelle terapia farmacologiche, gli esperti concordano che sono necessari interventi di tipo preventivo quali ad es. controlli periodici, riabilitazione
In alcuni casi si ricorre alla psicoterapia coinvolgendo i familiari del paziente<ref name="Michaud-2007">{{Cita pubblicazione | cognome = Michaud | nome = PA. | titolo = [Alcohol misuse in adolescents - a challenge for general practitioners] | rivista = Ther Umsch | volume = 64 | numero = 2 | pagine = 121–6 | mese=febbraio| anno = 2007 | doi = 10.1024/0040-5930.64.2.121 | id=PMID 17245680 }}</ref>. Un'efficace strategia di intervento adatta agli adolescenti è il counselling organizzato in tre o quattro sedute, anche di gruppo, ciascuna di 30-60 minuti. Durante la terapia si cerca di valutare i modelli comportamentali associati al bere e, se non è possibile estinguere del tutto la sete, si cerca di educare al “bere responsabile”. In ogni caso, chi termina con successo una terapia per la disintossicazione etilica, non può più tornare a bere, pena il rischio di ricadere nella dipendenza.
| |||