Van Hool: differenze tra le versioni

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Il 15 febbraio 1957 un importante accordo commerciale fu firmato con [[Fiat Veicoli Industriali|Fiat V.I.]]. Van Hool aveva ottenuto di potere continuare ad integrare i motori ed altri componenti meccanici di provenienza Fiat (cambi, assi e ponti). Van Hool passava così da semplice carrozziere a vero costruttore belga di autobus urbani e di linea con il marchio '''Van Hool-Fiat'''. Con questo accordo, Van-Hool diventava anche licenziataria di Fiat camion - vari [[Fiat 682]] e poi Fiat 619 furono costruiti su licenza in Belgio - Inoltre, l’impresa diventava un carrozziere rinomato, ciò gli permise una forte espansione.
 
Immediatamente i prodotti nati dalla collaborazione Van Hool-[[FIAT|Fiat]] ebbero un immenso successo: già in agosto 1957 il centesimo autobus Van Hool-Fiat fu consegnato, e in luglio 1961 il traguardo dei 500 autobus Van Hool-Fiat era raggiunto.
 
Nel 1981, Van Hool mise un termine alla sua lunga collaborazione con la divisione V. I. della Fiat. Il suo statuto di costruttore indipendente si affermò ancora di più. Sono più di 10.000 gli autobus prodotti col marchio Van Hool-Fiat.
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Molti dei veicoli VanHool presenti in Italia sono stati carrozzati dalla De Simon di Osoppo. Tra le città in cui possiamo trovare alcuni autobus o filobus ci sono:
* [[Bologna]], con 2 esemplari di VanHool A330Hybrid acquistati nell'ambito del progretto [[Civitas Mimosa|Civitas Mimosa]] e 20 VanHool AG300 acquistati nel 1998 da [[ATC (Bologna)|ATC Bologna]], oggi [[Tper]].
* [[Trento]], con 21 VanHool A360 elettrici di [[Trentino Trasporti]].
* [[Verona]], con diversi VanHool A300 a gasolio appartenuti ad ATV Verona.