Recaredo I: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
m Biografia: Bot: Fix wikilink (vedi discussione)
Botcrux (discussione | contributi)
m Biografia: Bot: Markup immagini (v. richiesta)
Riga 49:
 
Spinto dalle sua parentela coi [[Merovingi]], Recaredo inviò delle ambasciate a suo nipote (figlio di [[Brunilde]], sua cugina e nello stesso tempo sorellastra) [[Childeberto II]] ed al di lui zio [[Gontrano]], re franco dei [[Burgundi]] per proporre la pace e una alleanza a scopo difensivo, ma Gontrano rifiutò la proposta.
[[File:Reccared I Conversión, by Muñoz Degrain, Senate Palace, Madrid.jpg|298pxupright=1.4|thumb|Conversione di Recaredo I, opera del tardo ottocento, del pittore [[valencia|valenzano]], Muñoz Degrain, [[Senato del Regno di Spagna|Palazzo del Senato]] di [[Madrid]].]]
Secondo Giovanni di Biclar, nel [[587]] Recaredo si convertì al Cattolicesimo (la conversione fu annunciata dapprima con la fine delle persecuzioni ai cattolici e poi con la convocazione di un convegno di vescovi ariani e cattolici al termine del quale il re proclamò la propria preferenza per il cattolicesimo, quindi la sua conversione) segnando un momento fondamentale per la storia religiosa della penisola iberica e per il futuro dei Visigoti. Gran parte dei nobili visigoti seguirono il suo esempio convertendosi a loro volta, soprattutto nelle zone più prossime a Toledo, mentre alcune regioni più remote si ribellarono alla conversione, come il caso della [[Settimania]], la provincia visigota più settentrionale, che si levò alla guida del vescovo ariano [[Ataloco]], considerato dai suoi nemici un ''secondo [[Ario]]''. Tra i leader secolari della rivolta si trovavano i conti ''Granista'' e ''Wildigern'' i quali si appellarono a Gontrano che prima fece un'incursione in Settimania, dove venne battuto e poi inviò il suo condottiero
''Desiderio'' alla guida di un esercito in appoggio dei rivoltosi. Tuttavia Recaredo sconfisse i ribelli ed i loro alleati cattolici in una terribile battaglia che vide la morte dello stesso Desiderio.
 
Una seconda rivolta anti-cattolica scoppiò in [[Lusitania]] e venne capeggiata da Sunna, vescovo ariano di [[Mérida (Spagna)|Mérida]] e dal conte [[Segga]]. Claudio, ''dux Lusitaniae'' di Recaredo, sedò la rivolta costringendo il vescovo ariano a rifugiarsi in [[Mauretania]], mentre il conte Segga venne bandito e mandato in [[Galizia (Spagna)|Galizia]].
[[File:Concil Toled.jpg|left|180pxupright=0.8|thumb|Recaredo I tra i vescovi al [[III Concilio di Toledo]], raffigurazione tratta dal ''Codex Vigilanus o Chronicon Albeldense''<ref>Il ''Codex Vigilanus o Chronicon Albeldense'' è una cronaca storica della [[penisola iberica]], che narra le vicende del regno visigoto, della conquista musulmana, della [[reconquista]], partita dal Regno delle Asturie, sino all'inizio del regno di [[Alfonso III delle Asturie]], scritta nell'[[881]].</ref>.]]
Nel [[III Concilio di Toledo]], organizzato dal vescovo cattolico Leandro ma tenuto per volontà del sovrano visigoto, nel [[589]], si stabilirono i principi del nuovo credo religioso del regno visigoto e del suo sovrano, che giurò fedeltà alla nuova religione in una dichiarazione solenne, che venne conclusa da una omelia di Leandro dal titolo ''Homilia de triumpho ecclesiae ob conversionem Gothorum'' e che è pervenuta ai giorni nostri. La cosa dette una grande gioia al papa [[papa Gregorio I|Gregorio Magno]], che nei suoi Dialoghi scrisse «non desta meraviglia che egli sia divenuto un predicatore della vera fede, perché suo fratello fu un martire, i cui meriti l'hanno aiutato a riportare molte anime in seno a Dio».