Stazione di Carrara-Avenza: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 29:
 
La stazione è menzionata ufficialmente anche in alcuni documenti d'epoca con il nome di "Avenza al Mare"<ref>''Collezione celerifera delle leggi, decreti, istruzioni e circolari, Parte 1'', anni 1871 e anteriori</ref><ref>''Commissione d'inchiesta sull'esercizio delle ferrovie italiane'', 1879</ref><ref>''Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia'', op. cit. Un estratto di tale pubblicazione è visibile su [http://books.google.it/books?id=M9UnAAAAYAAJ&pg=PA984&dq=Stazione+di+Carrara-Avenza&hl=it&sa=X&ei=JnkLU_SIDannywP6nYDICA&ved=0CFUQuwUwBzgy#v=onepage&q=Stazione%20di%20Carrara-Avenza&f=false Google Libri]</ref><ref>''[http://books.google.it/books?id=8BAWAAAAYAAJ&pg=PA483&dq=Stazione+di+Carrara-Avenza&hl=it&sa=X&ei=rIALU9K5Jai9ygPb8oGICg&ved=0CEMQuwUwBDg8#v=onepage&q=Stazione%20di%20Carrara-Avenza&f=false Raccolta degli atti ufficiali del governo sulle leggi, decreti, istruzioni, circolari ecc...]'', op. cit.</ref> in parallelo con la sua prima denominazione, Avenza.
 
Nel 1903 erano in progetto degli ampliamenti per le stazioni di Carrara e di Avenza, ancora avente la sua denominazione originaria. Questi interventi erano dovuti al fatto che le stazioni erano spesso ingombre di carri merci e vi erano frequenti rallentamenti sulla breve linea<ref>Commissione d'inchiesta sull'esercizio delle ferrovie italiane, ''Atti - Parte 3'', op. cit.</ref><ref>''Relazione a S. E. il ministro dei lavori pubblici sull' andamento dell' amministrazione delle Ferrovie dello Stato'', op. cit.</ref>.
 
A partire dal 20 maggio [[1915]] nel sottovia stradale di viale XX Settembre, nelle immediate adiacenze della stazione, iniziarono a transitare i convogli della tranvia elettrica concessa al Comune di Carrara per il collegamento con la località Marina; lunga 6,3 km la tranvia era elettrificata alla tensione continua di 600 V, la linea era dotata dello scartamento standard di 1.445 mm. Il servizio tranviario venne definitivamente soppresso<ref name= "Muoversi">Annalisa Giovani, Stefano Maggi, ''Muoversi in Toscana. Ferrovie e trasporti dal Granducato alla Regione'', op. cit.</ref> nel [[1955]] a favore dell'impianto di una [[Filovia Carrara-Marinella di Sarzana|filovia]]. Nel 1916 era già in progetto di realizzare una diramazione che raggiungeva il piazzale della stazione<ref>Touring club italiano, ‎Luigi Vittorio Bertarelli, ''Guida d'Italia del Touring club italiano'', op. cit.</ref>.
 
Nel [[1938]], con la creazione della [[Farmoplant#Creazione della Zona Industriale Apuana (Z.I.A.)|Zona Industriale Apuana]], la stazione vide degli ampliamenti al piano di ferro tra cui quello all'iniziale tronchino dello scalo merci, già collegato alla Tirrenica, che venne raccordato anche al nodo dei raccordi<ref name="Gazzetta">''Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia N. 191 del 23 Agosto 1938 parte prima'', op. cit.</ref>. Grazie a questo collegamento Avenza divenne uno dei capolinea del nodo ferroviario industriale.
Nel 1903 erano in progetto degli ampliamenti per le stazioni di Carrara e di Avenza, ancora avente la sua denominazione originaria. Questi interventi erano dovuti al fatto che le stazioni erano spesso ingombre di carri merci e vi erano frequenti rallentamenti sulla breve linea<ref>Commissione d'inchiesta sull'esercizio delle ferrovie italiane, ''Atti - Parte 3'', op. cit.</ref><ref>''Relazione a S. E. il ministro dei lavori pubblici sull' andamento dell' amministrazione delle Ferrovie dello Stato'', op. cit.</ref>.
 
Nel [[1939]] la stazione, allora denominata "Carrara-Avenza", assunse la nuova denominazione di "Apuania Carrara" con l'istituzione del [[Apuania|comune di Apuania]]<ref>Ordine di Servizio n. 61 del 1939</ref>; la denominazione precedente venne ripristinata nel [[1949]], con la soppressione dell'ex comune prima citato nel [[1946]]<ref>Ordine di Servizio n. 72 del 1949</ref>.
Riga 47 ⟶ 49:
Fino a giugno 2012, era presente anche un terzo binario utilizzato per gli incroci o come capolinea per i treni provenienti da Firenze o diretti al capoluogo toscano e altri cinque binari di scalo dedicati al [[trasporto di merci]], dei quali rimangono alcune vestigia: il binario 5 è ancora in sito, mentre i binari 7 e 8 sono stati rimossi in alcuni punti.
 
La stazione disponeva di uno scalo merci con un piano caricatore, un magazzino merci ed un binario tronco, raccordato alla realizzazione della Zona Industriale Apuana con i raccordi industriali nel 1938, che garantiva l'accesso non solo allo scalo ma anche ad una segheria retrostante la stazione. Con la realizzazione della [[Farmoplant#Creazione della Zona Industriale Apuana (Z.I.A.)|Zona Industriale Apuana]] la stazione attraverso il tronchino divenne uno dei capolinea del nodo ferroviario industriale. Esso è dismesso dai primi anni 2000 ed il fabbricato merci è stato riconvertito in un ristorante. Dal piano caricatore è stato ricavato un parcheggio pubblico. Il binario tronco è stato smantellato e ne è stato ricavato l'allungamento della banchina, la parte rimanente è stata rimossa con gli altri binari di scalo nel 2012. Nei pressi della diramazione con Carrara San Martino vi era un altro piano caricatore, utilizzata fino al 1964 per le merci provenienti dalle cave. È ora usato come deposito di materiali.
 
=== Fabbricato viaggiatori ===
Riga 105 ⟶ 107:
* Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, ''Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana'', volume 14, 1874.
* Direzione generale delle Ferrovie dello Stato, ''Relazione a S. E. il ministro dei lavori pubblici sull' andamento dell' amministrazione delle Ferrovie dello Stato'', 1906
* ''[http://augusto.digitpa.gov.it/gazzette/index/#giorno=23&mese=08&anno=1938 Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia N. 191 del 23 Agosto 1938, parte prima]'', Roma, Istituto Poligrafico Dello Stato.
 
== Altri progetti ==