Modello a quark costituenti: differenze tra le versioni

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Quando si scoprirono le prime [[carica di stranezza|particelle strane]] si notò che, insieme alle altre già note, potevano essere raggruppate in multipletti, di diverse dimensioni, caratterizzati da isospin e stranezza (vedi Figura 1).
 
[[ImageImmagine:Multipletto_Barionico.JPG|frame|none|Figura 1: multipletti barionici]]
 
Se si considera la stranezza il gruppo SU(2) di isospin va allargato a SU(3). Ciò sta a significare che, adesso, l'hamiltoniano dell'interazione forte è invariante per trasformazioni di SU(3). Questo gruppo viene chiamato SU(3) di [[carica di sapore|flavour]] (o sapore). A differenza della simmetria di isospin, quella di flavour viene rotta per circa il 20%; infatti al variare della stranezza le masse delle particelle differiscono di circa 150 MeV (caratteristica che ha contribuita alla scoperta della particella <math>\Omega^-</math>). Il modello a quark per gli adroni, proposto indipendentemente da [[Murray Gell-Mann|Gell-Mann]] [1] e [[Zweig]] [2], nel 1964 spiega questa simmetria rispetto al gruppo SU(3). Il modello chiama in causa l'esistenza di un tripletto di particelle costituenti, i quark, indicati come la realizzazione della rappresentazione fondamentale del gruppo di invarianza. I barioni vengono pensati costituiti da tre quark (<math>qqq</math>) mentre i mesoni da una coppia quark-antiquark (<math>q\bar q</math>). Sorge, quindi, in maniera naturale la struttura a multipletti osservata:
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alla figura 2.
 
[[ImageImmagine:Coordinate di Jacobi.JPG|frame|none|Figura 2: Coordinate di Jacobi]]
 
Con questa definizione l'equazione (9) diventa:
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Il termine responsabile della rottura della simmetria SU(6)spin-flavour, chiamato "di interazione iperfine", viene ricavato dalla formulazione non relativistica del diagramma di Feynman per l'interazione tra due quark mediata dallo scambio di un gluone (si veda a proposito la figura 3).
 
[[ImageImmagine:Feynman one gluon excange.JPG|frame|none|Figura 3: Diagramma di Feynman per un'interazione tra due quark mediata dallo scambio di un gluone]]
 
L'operatore iperfine ha la forma: