French press: differenze tra le versioni

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Truthful eye (discussione | contributi)
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I muscoli responsabili dell' ''estensione'' del gomito sono il tricipite brachiale e l'anconeo<ref name="Kolt">Gregory S. Kolt, Lynn Snyder-Mackler. ''[http://books.google.it/books?id=2utRky2VO0UC&pg=PA311&dq=EMG+long+head+triceps+brachii+extension&hl=it&sa=X&ei=iT0lUumxGMnVswaFvIH4BA&ved=0CDcQ6AEwATgK#v=onepage&q=EMG%20long%20head%20triceps%20brachii%20extension&f=false Physical Therapies in Sport and Exercise]''. Elsevier Health Sciences, 2007. pp. 311. ISBN 0443103518</ref><ref name="Schenck">Robert C. Schenck. ''[http://books.google.it/books?id=-Gym91vKUIwC&pg=PA300&dq=EMG+long+head+triceps+brachii+extension&hl=it&sa=X&ei=FjwlUua8BcfXtQaVk4CYDA&ved=0CEoQ6AEwAw#v=onepage&q=EMG%20long%20head%20triceps%20brachii%20extension&f=false Athletic Training and Sports Medicine]''. Jones & Bartlett Learning, 1999. pp. 300. ISBN 0892031727</ref><ref name="Doyle" />. Il tricipite brachiale è un muscolo piuttosto esteso che copre l'intera porzione posteriore del braccio, ed è composto da tre ventri muscolari, il capo lungo, il capo mediale e il capo laterale. Il capo lungo del tricipite è un muscolo biarticolare che origina dal tubercolo infraglenoideo della scapola attraversando l'articolazione della spalla. Gli altri due capi, mediale e laterale, originano rispettivamente dalle facce posteriori e laterali dell'omero. I tre capi poi convergono formando un unico muscolo inserendosi sulla superficie posteriore dell'olecrano dell'ulna<ref name="Schenck" /><ref name="Kolt" />. Il piccolo muscolo anconeo origina dall'epicondilo laterale dell'omero inserendosi anch'esso sull'olecrano<ref name="Schenck" /><ref name="Kolt" />. Anche se questi due muscoli sono centrali per l'esensione del gomito, il capo lungo ha anche la funzione di estensore e adduttore del braccio data la sua natura biarticolare<ref name="Doyle" />, il che ne conferisce altre funzioni supplementari oltre alla pura estensione del gomito.
 
Per quanto riguarda l'azione dell'anconeo, vecchie analisi sull'attività elettromiografica (EMG) hanno notato un ruolo durante le prime fasi dell'estensione del gomito e una minore attività durante la massima estensione. Ne è stata riconosciuta anche la funzione di stabilizzatore durante il movimento di pronazione e supinazione del gomito. Durante l'estensione in pronazione l'anconeo è risultato più attivo, mentre durante l'estensione in supinazione la sua attività è minore (Pauly et al., 1967)<ref name="Pauly" />. Altre analisi (Le Bozec et al., 1980) riconobbero che l'anconeo intervenisse in maniera più significativa nei movimento lenti piuttosto che nei movimenti rapidi<ref name="Le Bozec" />. La funzione del tricipite brachiale è più complessa e diversificata a causa di una componente biarticolare. Secondo le analisi datate di Basmajian (1969), il capo mediale risulta l'estensore primario, mentre il capo laterale e il capo lungo agiscono secondariamente<ref>John V. Basmajian. ''[http://books.google.it/books/about/Muscles_alive_their_functions_revealed_b.html?id=svI3AAAAMAAJ&redir_esc=y Muscles alive, their functions revealed by electromyography]''. Williams & Wilkins, 1978. ISBN 0683004131</ref>. Altri autori segnalano che il capo laterale sia il più forte, contribuendo in maniera più significativa all'estensione del gomito<ref name="Doyle">James R. Doyle. ''[http://books.google.it/books?id=96jG5n-vmPcC&pg=PA105&dq=triceps+brachii+extension&hl=it&sa=X&ei=5xorUqzWHM7o7Ab9nIGgAQ&ved=0CFYQ6AEwBA#v=onepage&q=triceps%20brachii%20extension&f=false Surgical Anatomy of the Hand and Upper Extremity]''. Lippincott Williams & Wilkins, 2003. pp. 105. ISBN 0397517254</ref>. In realtà questi dati sono indicativi, in quanto è stato stabilito che l'attività del capo lungo aumenta quando il braccio è flesso<ref name="Davidson">Davidson AW, Rice CL. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20740626 Effect of shoulder angle on the activation pattern of the elbow extensors during a submaximal isometric fatiguing contraction]''. Muscle Nerve. 2010 Oct;42(4):514-21.</ref> o abdotto<ref name="Pauly">Pauly et al. ''[http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/ar.1091590108/abstract An electromyographic study of some muscles crossing the elbow joint]''. Anat Rec. 1967 Sep;159(1):47-53.</ref>, verosimilmente perché, essendo un ''estensore'' e ''adduttore'' del braccio<ref name="Doyle" />, in queste posizioni esso viene portato in prestiramento. Le Bozec et al. (1980) osservarono che il capo lungo del tricipite fosse in grado di esercitare una maggiore forza a braccia flesse rispetto ai capi monoarticolari<ref name="Le Bozec">Le Bozec et al. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7190920 The synergy of elbow extensor muscles during dynamic work in man. I. Elbow extension]''. Eur J Appl Physiol Occup Physiol. 1980;44(3):255-69.</ref>. Anche analisi elettromiografiche più recenti (Davidson e Rice, 2010) hanno testato l'attività dei diversi capi del tricipite e dell'anconeo durante l'estensione del gomito a braccio flesso a 90° o a braccio lungo i fianchi, notando che l'estensione del gomito a braccio flesso portava ad un aumento significativo dell'attività del capo lungo senza provocare alcuna variazione nell'attività degli altri muscoli coinvolti<ref name="Davidson" />. Questi risultati sono importanti considerando che la ''french press'' tradizionale impone un grado di flessione del braccio (di 90°) analogo o simile a quello testato nello studio. Questo confermerebbe che l'attività del capo lungo del tricipite durante il movimento di ''estensione'' del gomito aumenta in proporzione al grado di ''flessione'' del braccio in partenza, come era stato più volte dedotto da vari autori<ref name="Stecchi" /><ref name="Cianti" />.
 
Altre analisi dirette sull'attività del tricipite sono state condotte testando diversi esercizi con sovraccarichi, rivelando dati ancora più chiari ma per certi versi inaspettati e controversi. Boehler et al. (2011) vollero stabilire quale esercizio per tricipiti provocasse la maggiore attivazione muscolare dell'area, con l'intento di definire quale di questi potesse essere ritenuto il più efficace esercizio per tricipiti<ref name="Boehler" />. Vennero testate 15 ragazze del college tra i 20 e i 24 anni, al quale venne prescritta l'esecuzione di 8 esercizi: ''dip tra le panche'', ''piegamenti sulle braccia a triangolo'' (mani unite e gomiti verso l'esterno), ''kick back'', ''french press verticale'' in piedi (bilaterale con manubrio singolo), ''push down'' con barra, ''push down'' con corda, ''distensioni su panca a presa stretta'', e la tradizionale ''french press'' su panca piana con bilanciere. È importante considerare che gli elettrodi di superficie vennero posizionati solo sul capo lungo e sul capo laterale, per tanto il capo mediale è escluso dalla valutazione. I risultati indicarono che i ''piegamenti sulle braccia a triangolo'' provocavano in assoluto la maggiore attività EMG sia del capo laterale che del capo lungo, tuttavia non furono rilevate significative differenze nell'attivita EMG tra ''piegamenti'', ''dip'' e ''kick back''. Il dato che interessa nella valutazione delle ''french press'', è che queste provocavano un'attività EMG inferiore rispetto ai tre esercizi precedentemente citati. La ''french press'' verticale in piedi provocava un'attività EMG media del 76% rispetto ai ''piegamenti'', mentre la ''french press'' su panca piana ne provocava un'attività di appena il 62%, un livello simile alle ''distensioni su panca a presa stretta''. La ''french press'' su panca piana risultava tuttavia uno degli esercizi in cui l'attività del capo lungo era proporzionalmente maggiore rispetto a quella del capo laterale assieme ai ''push down''. In altri termini, in questi esercizi esisteva un sproporzione significativa e marcata tra l'attivazione del capo lungo e di quello laterale<ref name="Boehler" />. Emergono in particolare alcuni risultati inaspettati: