Matteo Ponzone: differenze tra le versioni
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|LuogoNascita = Arbe
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1586
|LuogoMorte = Venezia
|GiornoMeseMorte =
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== Vita ==
Nato all'incirca nel 1586 ad [[Arbe (città)|Arbe]], capoluogo dell'omonima [[Arbe|isola]] all'estremo nord della [[Dalmazia]]<ref>Secondo un'altra ipotesi, fu invece Venezia il luogo di nascita di Ponzone, identificato con un ''Mathio et Simon fiol di missier Claudio Bolzon et Madonna Agnesina Negro iguali'', nato in parrocchia di [[San Moisè]] il 9 novembre 1583. Così Lino Moretti, ''Nuovi documenti sul Ponzone e sul Forabosco'', in ''Arte Veneta'', XL, Milano 1986.</ref>, all'epoca possedimento [[Repubblica di Venezia]], Matteo Ponzone operò prevalentemente a Venezia, salvo un periodo intermedio di una decina d'anni in cui fece ritorno in Dalmazia, lasciando proprie opere in alcune località della costa<ref>Secondo il Moretti (''op. cit.''), il Ponzone ricevette una serie di commesse in Dalmazia anche grazie al fatto che suo fratello Sforza fu arcivescovo di Spalato dal 1616 al 1640.</ref>.
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La cospicua mole di opere rimaste ''in situ'' ne definiscono adeguatamente l'importanza per la storia della pittura del primo '600 veneziano, pur se tale importanza è stata rilevata solo in anni recenti<ref>Si veda in tal senso Rodolfo Pallucchini, ''La pittura veneziana del Seicento'', Mondadori, Milano 1981.</ref>. Allo stesso modo, la caratura delle commesse ricevute - fra le quali particolarmente importanti quelle delle chiese di [[Basilica di San Giorgio Maggiore|San Giorgio Maggiore]], [[Chiesa della Madonna dell'Orto|Madonna dell'Orto]] e [[Chiesa di San Cassiano (Venezia)|San Cassiano]] - fanno intendere quale fosse l'elevato grado di successo che Ponzone riscosse in vita.
== Principali opere ==
=== In Dalmazia ===
* ''Ciclo di San Doimo'' nella cattedrale di [[Spalato]]. L'opera fu iniziata nel 1639 dal Ponzone, ma non portata a termine.
* ''Storie dell'Eucaristia'' (otto tele), ''Santi Girolamo, Francesco e Caterina'', sempre nella cattedrale di Spalato.
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* ''L'ultima cena'' nel refettorio del convento francescano di [[Lesina (Croazia)|Lesina]].
=== Negli altri territori della Serenissima ===
* ''Adorazione dei Magi'' e ''Annunciazione'', oggi nel museo di [[Treviso]].
* Una serie di dipinti per la [[Basilica di Sant'Antonio da Padova|Basilica del Santo]] a [[Padova]].
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* ''Natività di Gesù e adorazione dei pastori'' nella [[Chiesa di San Giovanni Battista (Meolo)|Chiesa di San Giovanni Battista]] di [[Meolo]] (VE).
=== A Venezia ===
* Nella chiesa della Madonna dell'Orto: una serie di ritratti di santi, il ''San Giorgio che uccide il drago fra i santi Girolamo e Trifone''<ref>Significativa iconografia tipicamente dalmata.</ref>, la ''Flagellazione di Gesù''.
* A San Giorgio Maggiore: ''San Giorgio che uccide il drago''.
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* A [[Chiesa di San Martino (Venezia)|San Martino]]: ''San Giovanni che scrive l'Apocalisse''. Considerato uno dei suoi capolavori, è di chiara ispirazione [[Tintoretto|tintorettiana]].
== Identificazione nazionale ==
Storicamente non è mai stata fatta alcuna questione di identificazione nazionale riguardo a Matteo Ponzone, la cui appartenenza alla storia veneziana e alla sua area politico-culturale è indubbia.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* [[Kruno Prijatelj]], ''Le opere di Matteo Ponzone in Dalmazia'', in ''Arte Veneta'', XX, 1966, pp. 153–154.
* Luciano Rota, ''Matteo e Sforza Ponzone'', in Francesco Semi-Vanni Tacconi (cur.), ''Istria e Dalmazia, Uomini e Tempi. Dalmazia'', Del Bianco, Udine 1992
== Voci correlate ==
* [[Dalmazia]]
* [[Arbe]]
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