Pascalet: differenze tra le versioni

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|titolo= Pascalet
|autore= [[Henri Bosco]]
|annoorig= [[1958]], in un unico volume con [[Bargabot]]
|genere= [[romanzo]]
|lingua = Francese
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E' l'unico romanzo dell'autore che ha nel titolo il nome del protagonista, ovvero Pascalet, bambino - alter ego o “ fantasma” di Henri giovane, il quale si ritrova ora a quattordici anni : l'età delle scuole medie vissute in collegio, l'età in cui il ragazzo si rende conto che gli anni passano e che le persone amate, considerate come le proprie radici, non sono eterne.
 
Il romanzo costituisce un vagabondaggio nei ricordi da parte dell'uomo ormai invecchiato: l'uomo è Pascalet dell'de ''[[L'Enfant et la Rivière]]''.
I ricordi non intervengono in successione cronologica ma sono dettati dalle emozioni che riaffiorano.
I pensieri si concentrano sulla figura della tata di casa, '''Julie''', descrivendo alcuni tratti fisici e caratteriali della donna, sulla vita passata in collegio, sui professori, sui compagni ed in particolare sul dormitorio con le sue ombre ed i sorveglianti.
Quando il giorno delle vacanze arriva, i ragazzi tornano dalle loro famiglie tranne Pascalet che resta in collegio: rivolge i suoi pensieri agli amici che non vede ormai da tempo e non sa se mai rivedrà, risale poi al periodo in cui viveva a Le Mas du Gage e con la famiglia c'erano '''[[Tante Martine]]''', ormai non più in vita, e l'amico fraterno Gatzo.
La figura di quest'ultimo, '''Gatzo''', sembra quasi evanescente ed immaginaria: infatti non è facile cogliere le ripetute scomparse, fughe ed apparizioni.
Pascalet ricorda quando Bargabot lo ha ricondotto a casa e poi la scomparsa di Gatzo che mal si adattava al quotidiano casalingo.
I ricordi tornano, inoltre, al dormitorio ed alla propria fuga grazie all'aiuto di Léon, figlio della tata Julie, il quale convince Pascalet e lo sistema in un nascondiglio.