Pascalet: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
piccole correzioni |
wikifica un po' |
||
Riga 6:
|lingua = Francese
|ambientazione= [[Francia]]
|protagonista=
}}
▲E' un romanzo scritto da [[Henri Bosco]] e pubblicato al seguito del piu' conosciuto ''[[Bargabot]]''.
▲E' l'unico romanzo dell'autore che ha nel titolo il nome del protagonista, ovvero Pascalet, bambino - alter ego o “ fantasma” di Henri giovane, il quale si ritrova ora a quattordici anni : l'età delle scuole medie vissute in collegio, l'età in cui il ragazzo si rende conto che gli anni passano e che le persone amate, considerate come le proprie radici, non sono eterne.
Il romanzo costituisce un vagabondaggio nei ricordi da parte dell'uomo ormai invecchiato: l'uomo è Pascalet de ''[[
I ricordi non intervengono in successione cronologica ma sono dettati dalle emozioni che riaffiorano.
I pensieri si concentrano sulla figura della tata di casa,
Quando il giorno delle vacanze arriva, i ragazzi tornano dalle loro famiglie tranne Pascalet che resta in collegio: rivolge i suoi pensieri agli amici che non vede ormai da tempo e non sa se mai rivedrà, risale poi al periodo in cui viveva a Le Mas du Gage e con la famiglia c'erano
La figura di quest'ultimo, Gatzo, sembra quasi evanescente ed immaginaria: infatti non è facile cogliere le ripetute scomparse, fughe ed apparizioni.
Pascalet ricorda quando Bargabot lo ha ricondotto a casa e poi la scomparsa di Gatzo che mal si adattava al quotidiano casalingo.
I ricordi tornano, inoltre, al dormitorio ed alla propria fuga grazie all'aiuto di Léon, figlio della tata Julie, il quale convince Pascalet e lo sistema in un nascondiglio.
Dal luogo in cui il protagonista viene nascosto, una stanza tetra di un sottotetto, da cui vede solo un frammento di un probabile cortile, osserva l'ambiente ristretto che ha davanti a sé:
Infine, da quel nascondiglio Pascalet vede movimenti sospetti ed è in quel momento che tra i ricordi emerge nuovamente Gatzo, il quale nasconde qualcosa: una sera costui perde i sensi, si ritrova al suo risveglio davanti a colei che il protagonista scopre essere
La ragazza sembra estranea al mondo reale: fissa il giovane ma non parla, viene ricondotta nel suo nascondiglio.
A conclusione dell'opera, viene aperto dai due amici un discorso sull'anima, sui diversi ''tipi di anima'', sull'assenza di anima in determinati individui e Hyacinthe rimane una figura eterea, surreale, non tangibile.
{{portale|letteratura}}
[[Categoria:Romanzi di Henri Bosco]]
|