Storia della lingua romena: differenze tra le versioni
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L'identificazione del territorio in cui si è formata ed evoluta la lingua rumena è un tema controverso a causa della mancanza di adeguate fonti scritte e di diversi interessi politici. Tuttavia, l'esistenza stessa delle [[Lingue romanze balcaniche|lingue romanze orientali]] implica necessariamente uno sviluppo nel [[Impero bizantino|mondo romano del basso Danubio e dei Balcani]] durante la [[tarda antichità]]. La formazione del rumeno ha inizio con la comparsa dei [[antica Roma|Romani]] nei [[Balcani]] nel [[229 a.C.]] e la [[Romanizzazione (storia)|romanizzazione]] di [[Traci]], estendendosi con la conquista romana della [[Dacia]] nel [[106]]. Per molti coloni provenienti dall'Italia e da tutte le parti dell'[[Impero romano]], il [[latino volgare]] era l'unica [[Lingua franca|lingua di comunicazione]] fra loro e con la gente locale, che alla fine si adeguò alla cultura latina. Questo è il motivo per cui le lingue tracio-illiriche, tra cui la [[lingua daca]], sono scomparse (ad eccezione dell'[[Albania]]) e nel rumeno sono rintracciabili in poche centinaia di parole.<ref>{{Cita web | titolo=Dacia-Province of the Roman Empire | editore=United Nations of Roma Victor | url=http://www.unrv.com/provinces/dacia.php | lingua=en | citazione=gold and silver were found in great quantities in the Western Carpathians. After Trajan's conquest, he brought back to Rome over 165 tons of gold and 330 tons of silver}}</ref><ref>{{Cita libro| cognome =Matley| nome =Ian| titolo =Romania; a Profile| editore =Praeger|anno=1970| pagine =85}}</ref><ref>{{Cita libro|cognome = Giurescu| nome =Constantin C.| titolo = The Making of the Romanian People and Language| editore =Meridiane Publishing House|anno=1972| città =Bucharest| pagine =43, 98–101, 141}}</ref>
Secondo alcuni linguisti, tra cui [[Robert Roesler]], [[Gustav Weigand]] e [[Alexandru Philippide]], la lingua rumena si è formata a sud del [[Danubio]], dove il dominio romano durò per sei secoli, e non a nord, dove è durato soltanto un secolo e mezzo. Questa tesi sostiene che la migrazione della popolazione romanizzata nelle zone a nord del Danubio sia iniziata dal [[X secolo]]. Le tesi che ne derivano individuano la formazione di tutte le lingue romanze orientali in un territorio
Mentre secondo i linguisti rumeni come [[Ovidio Densusianu]], [[Sextil Puscariu]], [[Theodor Capidan]], [[Alexandru Rosetti]], [[Emil Petrovici]] o [[George Ivanescu]], per appoggiare le rivendicazioni territoriali nazionalistiche rumene, affermano che la maggioranza della popolazione daco-romana sarebbe rimasta a nord del Danubio, dopo il ritiro delle truppe romane nel [[275]],<ref>{{Cita libro|cognome =Eutropius|wkautore = Eutropius (historian)|coautori = Justin, Cornelius Nepos|titolo =Eutropius, Abridgment of Roman History|editore =George Bell and Sons|anno=1886| città =London| url = http://www.ccel.org/p/pearse/morefathers/eutropius_breviarium_2_text.htm}}</ref> e non a sud del Danubio,e dove le popolazioni [[Slavi|Slave]] si stabilirono in massa dal [[VII secolo]]; quindi per loro le lingue romanze orientali sarebbero originarie di territori molto piccoli al centro della [[Valacchia]] del sud o nella [[Transilvania]] meridionale.<ref>Solo ''Atlante dei Popoli'', Andre Sellier e Jean in The Discovery, "Western Europe": 1995, ISBN 2-7071-2505-9 e ''Central Europe'': 1992, ISBN 2-7071-2032-4, si riferiscono a "isole nello spazio slavo".</ref>
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