Lia Zoppelli: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
 
Debutta in [[teatro]] a diciotto anni con la compagnia Cimara-Maltagliati-Ninchi e prosegue l'attività durante e dopo la guerra al fianco di interpreti di prestigio quali [[Ruggero Ruggeri]], [[Memo Benassi]], [[Sarah Ferrati]], [[Tino Carraro]]. Durante il periodo del secondo conflitto mondiale aderirà al Servizio Ausiliario Femminile. Dopo aver lavorato con [[Luchino Visconti]], dal 1947 l'attrice comincia la sua proficua collaborazione con [[Giorgio Strehler]], che la dirige nell'allestimento di opere come ''Piccoli borghesi'' di [[Gorkij]], ''Le notti dell'ira'' di Salacrou e ''[[Arlecchino servitore di due padroni]]'' di [[Goldoni]]. Negli anni seguenti ella fonderà una fortunata compagnia insieme a [[Ernesto Calindri]], [[Franco Volpi (attore)|Franco Volpi]] e [[Valeria Valeri]]. Nel [[1951]] è diretta da [[Mario Ferrero]] per la prima italiana di ''[[The Cocktail Party]]'' di [[Thomas Stearns Eliot|T.S. Eliot]]. Viene poi scelta da [[Garinei e Giovannini]] per la commedia musicale ''Giove in doppiopetto'', in cui recita con [[Carlo Dapporto]].
[[File:Mulè Zoppelli.jpg|thumb|[[Francesco Mulè]] e Lia Zoppelli in ''Za-Bum'' varietà tv [[RAI]] del [[1963]]]]
Al [[cinema]] partecipa come attrice brillante ad un buon numero di pellicole, talvolta al fianco del grande [[Totò]] (''[[Chi si ferma è perduto]]'', 1960; ''[[Totòtruffa '62]]'', 1961), in cui si distingue sempre per una recitazione sobria, ironica ed elegante.