Dollaro statunitense: differenze tra le versioni
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Attualmente il dollaro resta la principale valuta di riserva. Secondo l'economista [[Paul Samuelson]], la richiesta di dollari all'estero permette agli Stati Uniti di mantenere un deficit commerciale persistente senza avere un deprezzamento della valuta o un riaggiustamento dei flussi commerciali.
Diversamente dal collocarsi su
Gli Uffici di Cambio (che dipendono dalle Banche Centrali) dei Paesi esportatori verso gli USA raccolgono i dollari che fatturano le loro [[Multinazionale|multinazionali]] (in USA vendono le merci contro moneta locale, dollari) e li mettono nella riserva (di valuta estera) della [[Banca centrale]]; la Banca Centrale non chiede di cambiare i dollari nella moneta nazionale, ma li mette in circolazione per comprare petrolio; i Paesi produttori di petrolio non chiedono alla FED di cambiare i petrodollari nella moneta locale dei Paesi Arabi, ma tengono i proventi del petrolio in conti correnti denominati in dollari e in buona parte investiti in titoli del Tesoro e azioni USA.
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In queste borse si stabilisce il prezzo al [[Barile (unità di misura)|barile]] ed è possibile agli operatori acquistare partite di petrolio e gas. Le banche centrali devono tenere notevoli quantità di dollari per gli approvvigionamenti nazionali.
Di recente l'[[Iran]] ha in progetto l'apertura di una borsa in cui la compravendita della merce petrolifera avverrà in [[euro]], una valuta alla quale non corrisponde un [[deficit commerciale]] così elevato. Dal marzo [[2007]] alcune banche iraniane trattano in euro le transazioni commerciali. Analoghe decisioni
Pare che anche il presidente [[Vladimir Putin|Putin]] intenda realizzare una borsa per la compravendita in [[rublo russo|rubli]] del petrolio e gas della [[Russia]]. Dal luglio [[2006]] la [[Banca Centrale Russa]] ha avviato la convertibilità del [[rublo russo|rublo]] verso le altre divise.
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