Cuneo: differenze tra le versioni

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In tal modo, con [[Alba (Italia)|Alba]], Cuneo divenne il principale centro dei domini angioini in [[Piemonte]] e fu proprio allora che apparve per la prima volta il nome stesso di Piemonte, a indicare i domini provenzali ai piedi dei monti, una volta superati i colli alpini. Cuneo era capitale di un distretto che si spingeva sino alle valli dello Stura, del Gesso, del Grana e del Vermenagna, godeva di un proprio statuto, vantava notevoli franchigie fiscali e commerciali e batteva propria moneta. In un sigillo del comune di Cuneo del 1379, custodito presso l'archivio storico di Torino, spiccano le insegne degli Angiò (le tre bande orizzontali rosse su campo bianco) con la legenda: "Notum sit contis: Conium caput est Pedemontis" (Cuneo è la capitale del Piemonte).
 
Per tutto il XIII secolo a Cuneo ci fu probabilmente una mansione [[templari|templare]], attestata dal toponimo "Spinetta" e, soprattutto, da un documento del [[1200]], indizione terza, giorno 12 maggio, due anni dopo la costituzione a libero comune. Si tratta dell'alienazione di beni immobili da parte di [[Ugone]], [[abate]] del monastero di San Dalmazzo al Borgo, nei confronti di un certo “messer Ursio”, per l'importo di 200 lire astensi: tali beni confinavano su un lato con una ''via comunis'', per due lati con beni appartenuti all'abbazia e per il quarto lato con la ''domus fratrum de Templo de Cuneo'' (da ''I Tempieri negli antichi Stati del [[Regno di Sardegna]]'' del cavaliere Ferrero di Ponsiglione). In località Spinetta esiste ancora il toponimo di "Torre dei Frati". Secondo molti storici francesi, principalmente Louis Charpentier, i toponimi riguardanti la rosa o la spina, come Epinay, Epine, Epinal, Epinac, Pinay, sono di probabile derivazione templare. A Cuneo erano presenti due “hospetali” antichissimi: il primo, l'hospitale della Santa Croce (ancora oggi l'ospedale di Cuneo, tra i più importanti in Piemonte, porta questo nome), potrebbe essere appartenuto in origine ai [[Templari]], mentre l'hospitale di [[San Giovanni Battista]] era gestito dagli [[Ospedalieri]], noti anche come Cavalieri di San Giovanni e, in seguito, [[Cavalieri di Malta]].
 
Cuneo come capitale angioina del "Piemonte provenzale" prosperò con alterne vicende per più di cent'anni. Per la verità il legame con gli angioini fu interrotto in più occasioni: tra il [[1281]] ed il [[1305]] Cuneo fu sottomessa al [[marchese di Saluzzo]]; tra il [[1347]] e il [[1348]] passò per la prima volta sotto il dominio dei conti di Savoia, quindi fu soggetta all'autorità dei [[Visconti]] ([[1348]]-[[1356]]) che sembravano in procinto di diventare re dell'Alta Italia; poi, ancora una volta, tornò a far parte del marchesato di Saluzzo ([[1356]]) per essere nuovamente assoggettata ai Visconti ([[1366]]-[[1372]]). All'epoca Cuneo era un borgo aperto, commerciale, con logge di mercanti veneziani, pisani, genovesi, lombardi, provenzali e catalani. Un'importante piazza commerciale sull'asse [[Lombardia]]-[[Provenza]]-[[Catalogna]] o, se si preferisce, [[Milano]]-[[Marsiglia]]-[[Barcellona]]. Pare che la località di Sant'Antonio Aradolo all'imbocco della [[Valle Gesso]] che portava al [[Colle delle Finestre]], dove transitava un'antica strada romana, fosse in origine una stazione commerciale catalana.