Arctocephalus pusillus: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
ValterVBot (discussione | contributi)
m Bot: Elimino interlinks
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: Markup immagini (v. richiesta)
Riga 54:
 
== Distribuzione e habitat ==
[[File:Cape Cross Seal Colony.jpg|thumb|left|200px|Colonia di otarie orsine del Capo.]]
L'otaria orsina del Capo vive lungo le coste della [[Namibia]] e quelle occidentali del [[Sudafrica]], fino al [[Capo di Buona Speranza]] e alla [[Provincia del Capo]]. La sottospecie australiana si riproduce su nove isole situate nello [[Stretto di Bass]], tra la [[Tasmania]] e il [[Victoria (Australia)|Victoria]].
 
Riga 61:
== Biologia ==
=== Alimentazione ===
[[File:Zwergseebaer-08.jpg|thumb|left|200px|Primo piano di un'otaria orsina del Capo.]]
 
Le otarie orsine del Capo si nutrono soprattutto di pesci ossei, ma anche di [[cefalopodi]], [[crostacei]] e perfino di uccelli. La sottospecie australiana si alimenta sul fondo della [[piattaforma continentale]], mentre quella africana lo fa in oceano aperto.
 
=== Comportamento e riproduzione ===
[[File:Arctocephalus pusillus 2.jpg|thumb|right|200px|Un esemplare di otaria orsina del Capo della colonia di [[Cape Cross]], in [[Namibia]].]]
 
Nonostante le otarie orsine del Capo si spostino normalmente da sole, se ne possono vedere gruppi numerosi giocare tra i letti di [[kelp]]. Le femmine gravide rimangono in mare per 7 settimane prima della stagione riproduttiva.
Riga 82:
 
=== Interazioni con l'uomo ===
[[File:Aus fur seal.JPG|left|thumb|250px|Otaria orsina australiana.]]In [[acqua]], l'otaria orsina del Capo è un animale curioso e giocherellone e spesso accompagna i subacquei. Compie immersioni della durata di svariati minuti, perfino a profondità di 60 m. Sulla [[terra]], tende ad essere meno tranquilla e se un uomo si avvicina fugge via in preda al panico.
 
Le otarie orsine [[australia]]ne vennero cacciate in gran numero per scopi commerciali tra il 1798 e il 1825. Questa caccia venne vietata solamente nel 1923 e le popolazioni di questi pinnipedi stanno ancora riprendendosi. I siti di riproduzione sono protetti dalla legge. Comunque, il governo tasmaniano, nell'ottobre 2000, ha autorizzato l'uccisione di otarie «dannose».