Armando Reverón: differenze tra le versioni
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==Biografia==
Armando Reverón nasce a [[Caracas]] il 10 maggio [[1889]], figlio di Julio Reverón Garmendia e Dolores Travieso Montilla. Dopo il fallimento del matrimonio dei suoi genitori, viene mandato a [[Valencia]] presso una famiglia amica, i Rodriguez Zocca. In questa città frequenta la prima elementare con i salesiani. Qui rimane a fino ai 15 anni, età in cui comincia già a dimostrare il suo gusto per i colori e le forme. Questo grazie agli insegnamenti dello zio materno Ricardo Montilla che gli impartisce le prime nozioni sulla pittura risvegliando così la sua vocazione artistica. Nel [[1904]] ritorna a vivere insieme alla madre a [[Caracas]]. Nel [[1908]] si iscrive alla Accademia delle Belle Arti e fra i suoi maestri troviamo Antonio Herrera Toro, Emilio Mauri e Pedro Zerpa. Dati i suoi brillanti risultati negli studi gli viene concessa una borsa di studio in [[Europa]] nel [[1911]]. In quell'anno si trasferisce in [[Spagna]] e si iscrive alla Escola de Artes i Oficis de La Lonja di [[Barcellona]] dove impara varie tecniche da Vicens Climent Navarro. Nel [[1912]] ritorna per un breve periodo a [[Caracas]] con opere che sono incluse nelle esposizioni del Circulo de Bellas Artes da poco fondato. L'influenza artistica ricevuta durante quell'anno in [[Spagna]] è evidente così come l'assimilazione avvenuta delle tecniche predominanti nel vecchio continente e la sua ammirazione per gli artisti spagnoli dell'epoca. Tra il [[1912]] e il [[1913]] torna nuovamente in [[Spagna]] ed entra alla Real Academia de Bellas Artes San Fernando di [[Madrid]] e frequenta spesso l'atelier di Jose Moreno Carbonero e di Antonio Muñoz Degrain. Ad inizio secolo il panorama della pittura spagnola è dominato da un gruppo di artisti che sono contrari agli schemi accademici e Reverón diventa partecipe di quest'inquietudine che si riflette nelle opere di quell'epoca. Si dedica allo studio delle opere di [[Goya]], [[El Greco]] e Zurbaran, artisti che ammirerà moltissimo e da cui rimarrà fortemente impressionato. Durante la sua permanenza in [[Spagna]] riceve l'invito ad andare a [[Parigi]] dove rimane per alcuni mesi nel [[1914]]. A [[Parigi]] viene ospitato da Fournier e da sua moglie Clotilde Pietro de Daudat e ha modo di incontrare Tito Salas e Carlos Otero. Da allora Reverón entra in contatto con la tendenza pittorica di moda nella città ma non è molto interessato alle opere di artisti come [[Cézanne]], [[Picasso]], [[Chagall]] o [[Amedeo Modigliani|Modigliani]] e di questo ne racconta a sua madre nelle molte lettere che le scrive.
== Il periodo blu ==
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