Utente:Drow/Sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 29:
 
=== La cognizione animale dagli annedoti al laboratorio ===
Il comportamento degli animali non umani ha catturato l'immaginazione umana fin dall'antichità, e nel corso dei secoli, molti scrittori hanno speculato sulla mente degli animali o sulla sua assenza, come ha creduto [[Cartesio]].<ref>Descartes, R. (1649), ''Passions of the Soul''</ref> La speculazione sull'intelligenza animale ha gradualmente ceduto il passo allo studio scientifico dopo che [[Charles Darwin|Darwin]] mise esseri umani ed animali in un continuum, anche se l'approccio in gran parte aneddotico di Darwin sull'argomento non sarebbe passato al vaglio scientifico successivo.<ref>Darwin, C. 1871, ''The descent of man, and selection in relation to sex''</ref> Insoddisfatto con il metodo aneddotico di Darwin e del suo protetto J.G. Romanes,<ref>Romanes, J. G. 1883, ''Animal Intelligence''</ref> [[Edward Lee Thorndike|E. L. Thorndike]] portò gli animali in laboratorio al fine di condurre un esame del loro comportamento obiettivo. Le attente osservazioni di Thorndike della fuga di gatti, cani e pulcini da scatole-puzzle lo hanno portato a concludere che il comportamento intelligente può essere composto da associazioni semplici e che le inferenze sulla ragione, o sull'intuizione o sulla coscienza degli animali sono inutili e fuorvianti.<ref>Thorndike, E. L. 1911, ''Animal intelligence''.</ref> All'incirca nello stesso periodo, [[Ivan Pavlov|I. P. Pavlov]] iniziò i suoi studi seminali sui riflessi condizionati nei cani. Pavlov presto abbandonò i tentativi di dedurre i processi mentali canini; tali tentativi, disse, hanno portato solo a disaccordo e confusione. Era, però, disposto a proporre processi fisiologici invisibili che avrebbero potuto spiegare le sue osservazioni.<ref>Pavlov, I.P. 1928, ''Lectures on conditioned reflexes''</ref>
 
=== The behavioristic half-century ===