Francesco Campitelli: differenze tra le versioni

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{{Cancellazione|arg=biografie|arg2=storia}}
{{Aristocratico
|prefisso onorifico = [[Conte]] e [[Principe]]
|nome = Francesco Campitelli
|immagine = Chiesa san giacomo, Melissa (Crotone).jpg
|legenda = Il conte Francesco Campitelli<br />(chiesa di san Giacomo, [[Melissa (Italia)|Melissa]])
|titolo = [[File:Heraldic Crown of Spanish Count.svg|100px|centro]]<br />
[[Conte]] di [[Melissa (Italia)|Melissa]] e [[Principe]] di [[Strongoli]]
|inizio reggenza = [[1624]]-[[1668]]
|predecessore = Annibale Campitelli
|successore = Giovanna Campitelli Pignatelli
|data di nascita = [[1596]]
|luogo di nascita = [[Melissa (Italia)|Melissa]]
|data di morte = 21 maggio [[1668]]
|luogo di morte = [[Strongoli]]
|dinastia =
[[File:Blasone conti Campitelli.jpg|30px|sinistra]]
Famiglia Campitelli
|padre = Giovanbattista II Campitelli
|madre = Maria
|coniuge 1 = Francesca Pisciotta
|coniuge 2 = Paola Campitelli
|figli = Domenica e Caterina (naturali)
|religione = [[Cattolicesimo]]
|sepoltura = Chiesa convento dei Cappuccini, [[Strongoli]]
}}
{{Bio
|Nome = Francesco
|Cognome = Campitelli
|ForzaOrdinamento = Campitelli, Francesco
|Sesso = M
|LuogoNascita = Melissa
|LuogoNascitaLink = Melissa (Italia)
|AnnoNascita = 1596
|LuogoMorte = Strongoli
|GiornoMeseMorte = 21 maggio
|AnnoMorte = 1668
|Attività = nobile
|Epoca = 1600
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =, [[conte]] di [[Melissa (Italia)|Melissa]] e [[principe]] di [[Strongoli]] dal [[1624]] al [[1668]], succedendo al fratello maggiore Annibale, privo di eredi diretti. Il presunto ripristino da parte sua dello ''ius primae noctis'', lo rese tristemente famoso nel tempo<ref>[http://www.comune.melissa.kr.it/index.php?action=index&p=76 comune.melissa.kr.it]</ref>. L'episodio, però, non è storicamente documentato: solo lo scrittore Giovan Francesco Pugliese, di [[Cirò]], ricordò la vicenda.<br /> I Campitelli erano tra i maggiori e più influenti feudatari del [[marchesato]] di [[Crotone]] e del [[regno di Napoli]]<ref>Pugliese, pp. 266-268</ref>
}}
== Biografia ==
[[File:Torre Melissa (Crotone).jpg|upright=1|thumb|sinistra|La [[torre Melissa]].]]
[[Melissa (Italia)|Melissa]] nel [[XIII secolo]] era costituita da un agglomerato di case, da una cinta muraria con due porte d'accesso e dal castello [[barone|baronale]] sito sul colle. Il borgo era ripartito in tre parrocchie: la chiesa madre di san Nicola, retta da un arciprete, Santa Maria Assunta e San Giacomo, sotto il patronato dei Campitelli.<ref>Cosentino, p.14</ref>
 
Il 22 aprile [[1485]] fu un giorno significativo per la comunità [[Melissa|melissese]], perchè il re [[Ferdinando I di Napoli]] alienò il [[feudo]] per tremila [[Ducato (moneta)|ducati]] al regio tesoriere e consigliere per la [[Calabria]] Vinceslao Campitelli, sposo di Lucia Contestabile, figlia del [[barone]] di [[Settingiano]].
 
Vinceslao fu il primo [[barone]] di [[Melissa]] ([[1485]]-[[1493]]. Gli succedettero: Giovanni Lorenzo ([[1493]]-[[1516]]), Giovambattista I ([[1516]]-[[1561]]), Giovanni Maria ([[1561]]-[[1574]]), Giovambattista II ([[1574]]-[[1607]]; primo [[conte]] dal 17 luglio [[1591]] per volere di [[Filippo II di Spagna]]), Annibale ([[1607]]-[[1624]]) e Francesco ([[1624]]-[[1668]]), questi ultimi pure [[principe|principi]] di [[Strongoli]] dal [[1620]] (investitura di [[Filippo III di Spagna]]).<ref>Cosentino, p.32</ref>
 
In quel periodo, e non solo, quella parte del [[regno di Napoli]] era contraddistinta dal dispotismo dei feudatari, dall'eccessiva ricchezza della [[manomorta]], dalla miseria e rozzezza dei sudditi, privi di diritti e di dignità umana, ridotti a ''proprietà'' del Signorotto che decideva della loro vita e morte.<ref>Amoruso, p.5</ref>
[[File:Veduta di Strongoli, 1730 (Crotone).jpg|upright=1|thumb|sinistra|Veduta del borgo e del castello di [[Strongoli]]]]
Il 27 gennaio [[1624]], nel palazzo di famiglia [[Napoli|napoletano]], morì Annibale Campitelli, senza prole: gli subentrò, come [[conte]] di [[Melissa]] e [[principe]] di [[Strongoli]], il fratello minore ventottenne Francesco. La leggenda orale per cui sarebbe stato ucciso nella chiesa di San Giacomo da un popolano, nel [[1633]], per aver ristabilito lo ''ius primae noctis'', abolito dal padre Giovambattista II,<ref>Barberio, p.63</ref> risulterà priva di fondamento: il [[conte]] scomparve, infatti, nel [[1668]], e il cenotafio ancora visibile nella suddetta parrocchia riguardava suo nipote Marcantonio Carafa, che, in sua assenza, esercitava quel deplorevole ''diritto''.<ref>Cosentino, p.85</ref><ref>Vaccaro, pp. 4-5</ref>
 
Francesco deteneva considerevoli poteri giurisdizionali, come il banco di giustizia (competenze civili e penali), la conduzione delle cause con stesura di [[atto pubblico]], la nomina del capo delle guardie, del sindaco e la [[bagliva]], cioè la riscossione pecuniaria nell'ambito dell'amministrazione rurale.<ref>Cosentino, p.27</ref>
 
Il [[conte]], che risiedeva soprattutto nel castello di [[Melissa (Italia)|Melissa]] (di cui rimangono pochi ruderi), ma anche in quello di [[Strongoli]] e in estate nell'aragonese [[Torre Melissa|torre marina]], eretta per difesa dalle incursioni [[Corsari barbareschi|barbaresche]], aveva ampliato notevolmente il territorio con l'acquisto di piccoli feudi limitrofi, tanto che la popolazione superava i mille abitanti e la superficie della [[contado|contea]] raggiungeva i 50 km quadrati.<ref>Amoruso, p.31</ref>
 
Incrementò, per aumentare le rendite, la coltivazione del grano che poi inviava a [[Napoli]].
 
Si sposò due volte: con Francesca Pisciotta, figlia del marchese di Casabona, e con la congiunta Paola Campitelli che gli sopravvisse. Dai matrimoni non nacquero eredi e Francesco ebbe solo due figlie naturali, Domenica e Caterina, escluse però dalla successione nella [[contado|contea]] e nel [[principato]].<ref>Barberio, p.21</ref>
 
Nel 1635 fu colpito da una grave malattia, ma, ristabilitosi, fece realizzare nella cattedrale di [[Crotone]] un nuova cappella ornata da un quadro della Madonna con cornice d'oro.<ref>Cosentino, p. 78</ref>
 
Dopo quarantaquattro anni di [[signoria cittadina|signoria]], Francesco Capitelli morì a 72 anni, il 21 maggio [[1668]], nel castello di [[Strongoli]] e fu tumulato nel locale convento dei Cappuccini (oggi in serio degrado), dove già riposava il fratello Annibale. Non avendo avuto figli, ereditò il patrimonio e il rango nobiliare la sorella Giovanna, moglie di Geronimo [[Pignatelli (famiglia)|Pignatelli]], che rinunciò a favore del primogenito Domenico.<ref>Amoruso, p.83</ref>
 
Con l'estinzione dei Campitelli incominciò l'inesorabile declino del castello di [[Melissa (Italia)|Melissa]] per il fatto che i [[Pignatelli (famiglia)|Pignatelli]] risiedettero sempre nel palazzo di [[Napoli]] e raramente visitavano i loro territori [[Calabria|calabresi]].<ref>Peverelli, p.180</ref>
 
I [[Pignatelli (famiglia)|Pignatelli]] amministrarono i [[feudo|feudi]] fino al [[1806]], quando l'ultimo [[conte]] Francesco dovette cederli dopo l'abolizione del [[feudalesimo]] da parte di [[Napoleone I]].<ref>Cosentino, p.201</ref>
== Note =={{Stemma
|immagine = Blasone conti Campitelli.jpg|140px|miniatura|destra]]
|nome = Lo stemma dei Campitelli
|blasonatura = "''d'azzurro alla banda d'argento sostenente un leone illeopardito d'oro ed accostata in punta da tre rose dello stesso''"
}}
<references/>
 
 
== Bibliografia ==
* C. Amoruso, ''Il conte di Melissa'', Soveria Mannelli 2000.
* G. Barberio, ''Il castello di Melissa'', Soveria Mannelli 1989.
* A. Cosentino, ''Melissa medievale e moderna'', Rossano 2001.
* L. Peverelli-S. Murgi, ''Il duca pazzo'', Milano 1953.
* G.F. Pugliese, ''Descrizione ed istorica narrazione di Cirò'', Napoli 1849.
* A. Vaccaro, ''Nuova luce sulla tragedia feudale di Melissa del 1633'', <Brutium> 1945.
== Voci correlate ==
* [[Ius primae noctis]]
* [[Melissa (Italia)|Melissa]]
* [[Strongoli]]
* [[Torre Melissa]]
{{Box successione
|carica = [[Conte]] di [[Melissa (Italia)|Melissa]] e [[Principe]] di [[Strongoli]]
|immagine = Blasone conti Campitelli.jpg|miniatura
|periodo = [[1624]] - [[1668]]
|precedente = Annibale Campitelli
|successivo = Giovanna Campitelli Pignatelli
}}
 
{{Portale|Biografie|Storia|Due Sicilie}}
 
[[Categoria:Regno di Napoli]]