Kobe Bryant: differenze tra le versioni

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Bryant ha vinto tre titoli [[National Basketball Association|NBA]] con i Lakers, nel [[2000]], [[2001]] e [[2002]] (''[[three-peat]]''), insieme a [[Shaquille O'Neal]], con il quale i rapporti sono sempre stati altalenanti, sotto la guida dell'allenatore [[Phil Jackson]]. I Lakers sono arrivati alle finali nel [[2004]], dove hanno perso contro i [[Detroit Pistons]]. A seguito della sconfitta, Bryant decise di testare il mercato dei ''[[free agent]]'', ma il [[15 luglio]] [[2004]] ha siglato un rinnovo con i Lakers per sette anni, per la cifra di 140 milioni di dollari.
 
Il [[22 gennaio]] [[2006]] ha stabilito il secondo miglior punteggio di tutti i tempi in una singola partita nella storia [[National Basketball Association|NBA]], segnando 81 punti contro i [[Toronto Raptors]], guidando i Lakers alla vittoria per 122-104 (significativo il fatto che i Lakers stessero perdendo all'inizio: ciò valorizza ancor di più la sovrumana prestazione di Bryant, ottenuta per far vincere la propria squadra); la prestazione di Bryant ha visto segnare 2221/33 da due punti, 7/13 da tre punti e 18/20 ai tiri liberi, ai quali vanno aggiunti 6 rimbalzi, 2 assist, 3 palle recuperate ed 1 stoppata. La sua prestazione è seconda solo ai 100 punti messi a segno da [[Wilt Chamberlain]] il [[2 marzo]] [[1962]] con i [[Philadelphia 76ers]] contro i [[New York Knicks]]. Inoltre ha chiuso la stagione segnando 35.4 punti a partita, il che lo proietta nella top 10 per punti a partita segnati in una stagione, secondo solo a Michael Jordan e naturalmente a [[Wilt Chamberlain]]. Nel luglio 2006 è stato operato ad un ginocchio, pertanto è stato costretto a saltare i mondiali di pallacanestro che si sono tenuti in Giappone tra agosto e settembre.
 
Lo stile di gioco di Bryant, spettacolare e veloce, il suo bell'aspetto e la sua correttezza sul parquet, lo hanno reso uno dei giocatori [[National Basketball Association|NBA]] più amati in patria e nel mondo. Parla correntemente l'[[Lingua italiana|italiano]], per aver passato gran parte della sua infanzia in [[Italia]], dove suo padre giocò per sette stagioni tra A2 e A1.