Formula 1: differenze tra le versioni
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Eliminati 4 piloti deceduti in corsa ma non al volante di una F1. Manfred Winkelhock, Jo Gartner, Stefan Bellof e Rolf Stommelen |
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Un'altra pagina nera fu l'incidente in cui perse la vita [[Roger Williamson]] durante il G.P. d'Olanda del 1973: la gara non venne sospesa e soltanto il suo compagno di squadra, [[David Purley]], si fermò per cercare di prestare aiuto allo sfortunato pilota, che morì tra le fiamme.
Purtroppo, in quegli anni la lista dei decessi fu molto numerosa: [[Piers Courage]], [[Jo Siffert]], [[Peter Revson]], [[Bruce McLaren]], [[Jochen Rindt]], [[Joakim Bonnier]], [[Helmuth Koinigg]], [[Mark Donohue]], [[François Cévert]] sono gli altri piloti di Formula 1 che persero la vita in pista, nel corso della prima metà degli anni settanta. In seguito, la battaglia per la sicurezza delle auto e degli autodromi ha dato i suoi frutti, ma nel periodo 1976/1986 si sono comunque registrati altri 6 decessi: [[Tom Pryce]], [[Ronnie Peterson]], [[Patrick Depailler]], [[Gilles Villeneuve]], [[Riccardo Paletti]]
[[File:Lotus 79 Snetterton.jpg|thumb|left|L'innovativa [[Lotus 79]] che dominò la stagione 1978, vincendo la coppa costruttori e consegnando a [[Mario Andretti]] il titolo iridato. Per la bellezza delle forme e le raffinate soluzioni tecniche portate in pista (tra cui l'ottimale sfruttamento dell'[[Effetto suolo nelle auto|effetto suolo]]), tale monoposto è ritenuta una delle più significative nella storia della categoria.]]
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